A Oxford Circus da novembre è possibile posizionarsi al centro geometrico dell’incrocio e, per 30 secondi al ritmo di 2 minuti, guardare come dalle otto postazioni di attesa pedonale si mischiano rapidamente in ordine disordinato, gli “attraversatori urbani” pronti a scattare al semaforo verde, come al gioco dei quattro cantoni.
Oxford Circus ha cambiato pelle ed è stato rimodellato secondo uno schema di grande avanguardia, con l’obiettivo di gestire razionalmente (ed esteticamente) la congestione degli attraversamenti pedonali particolarmente affollati.
Il Council di Westminster – insieme a Transport for London, la New West End Company e The Crown Estate- ha rinnovato l’incrocio sul modello di uno dei più famosi omologhi giapponesi: lo “scramble crossing” del quartiere di Shibuya, il più fashion di Tokyo.
Con la nuova semaforizzazione il traffico resta fermo simultaneamente in on ogni direzione per 30 secondi ogni 2 minuti e la gente si interseca liberamente al centro occupando interamente l’incrocio. Oltre che in senso trasversale, ora si attraversa anche in diagonale per una lunghezza di 60 metri. Oxford Circus diventa così una piazza totalmente pedonale in movimento a frequenza ritmata: si svuota e si riempie di gente come un battito cardiaco che pulsa la circolazione (del sangue).
Un incrocio siffatto consente di gestire l’attraversamento per il doppio del numero di persone normalmente coinvolto nei –vecchi- attraversamenti ortogonali ed evita i sovraffollamenti migliorando la libertà di circolazione di oltre il 70%.
La pavimentazione è concepita senza barriere: i cordoli di separazione tra le corsie sono stati rimossi e “l’ombelico” Oxford Circus appare nella sua totale spazialità, disegnato a terra da ampie corsie cromatiche che confluiscono in un grande cerchio centrale e segnalano le direzioni ortogonali e diagonali.
Per celebrare l’ispirazione giapponese l’inaugurazione si è svolta al suono dei tamburi taiko accantonando per l’occasione, i grandi cembali inglesi usati per i grandi eventi.
200 milioni di persone all’anno, 250 mila al giorno, entrano o escono dalla stazione metropolitana ed Oxford Circus è la prima vista che si ha della città: doveva essere presentata al meglio. Dopo le prime testimonianze di grande disorientamento e incertezza, dopo i dubbi sull’apparente disordine generato da centinaia di umani lanciati ogni 2 minuti in ogni direzione, l’incrocio di Oxford Circus, a tre mesi dall’inaugurazione, è celebrato quale sintesi perfetta tra ingegneria britannica, innovazone giapponese e sano, inappellabile buon gusto della tradizione british.