Una mangrovia di tubi-albero ricurvi in alluminio verniciato bianco definiscono e scandiscono le zone della showroom, “intrappolando” i pezzi di Flos e Moroso. Nel candore totale dello spazio, lampade e arredi diventano protagonisti di grande suggestione scenica, interpreti di una casa ideale fatta di luce e volumi scultorei. “Un ambiente neutro – spiega Patricia Urquiola - composto da pavimenti in legno, griglie in metallo, divisori in vetro, pareti ed espositori tutti rigorosamente bianchi. Al piano interrato uno spazio e tre gallerie con gli allestimenti dei concept “Moroso Rooms” e il sistema di controllo delle luci wireless “Flos Cubo™”.
Un’intesa importante nel comparto del design Made in Italy quella tra Flos e Moroso, che hanno deciso di affiancarsi per una sinergia strategica tra arredo e luce, pur rimanendo due identità industriali ben distinte.
Piero Gandini, Presidente e Amministratore Delegato di Flos afferma: “Achille Castiglioni e Philippe Starck, insieme alla Regina e a Sid Vicious. Jasper sa che funziona. Sono molto contento e orgoglioso. Questa volta abbiamo con noi dei compagni di viaggio: un’idea che grazie alla bravura, l’amicizia e la simpatia della famiglia Moroso è venuta naturale”.
Patrizia Moroso, art director e anima creativa dell' azienda di famiglia aggiunge: "Londra è da sempre per me città ideale, carica di energia vitale e creativa, cuore pulsante dell'Europa e patria di molti dei nostri collaboratori, design e architetti come Ron Arad, Ross Lovegrove, Tom Dixon, Nipa Doshi & Jonathan Levien, Tomek Rygalik, David Adjaye e Jaime Hayon per esempio. Lo sshowroom a Londra? un sogno nel cassetto da anni! Piero Gandini, un amico e partner importante in questa avventura. Condividiamo un grande amore per il design e la passione per il nostro lavoro. Essere insieme a Londra è per me realizzare finalmente quel sogno. Patricia Urquiola, stella del design internazionale, amica e collaboratrice di entrambe le aziende è stata chiamata come "naturale" interprete delle nostre diverse anime a creare un ambiente che fosse allo stesso tempo sia interpretazione della diversità dei nostri prodotti ma anche luogo di interazione degli stessi. Il risultato è la perfetta riuscita di questa intenzione".