Paolo Castagna e Gianni Ravelli hanno concepito il progetto come un intervento di riqualificazione e recupero dello spazio, per aiutare la lettura del disegno architettonico della sala anche nelle ore serali, senza dimenticare di accentuarne la ‘scenograficità’ e la vivibilità. Per ottenere questo risultato, Castagna & Ravelli e Philips Lighting Italia hanno scelto principalmente la tecnologia LED, per la qualità del colore e per il notevole risparmio energetico che tale tecnologia consente.
Il progetto mirava a realizzare un’illuminazione di fondo, con alcuni accenti su particolari rilevanti: pareti, colonne, volte e statue. Nello specifico, le pareti laterali sono pennellate da una luce bianco calda mentre gli archi e il soffitto a volta sono valorizzati da una luce dinamica realizzata con una miscelazione di luce calda e fredda per sottolineare, pur nell’omogeneità cromatica, il disegno della sala, che raggiunge l’apice, appunto, nel soffitto voltato. Luci puntuali e d’accento sono dirette sulle statue e su alcuni particolari scultorei della sala, in modo da farli emergere ‘staccandoli’ dalla parete. Il progetto è diventato anche occasione per riportare in questa sala, e collocare sotto le finestre, gli antelli originali provenienti dalle vetrate antiche del Duomo (sec. XV). Lo scintillio dei loro colori è accentuato da lampade a fluorescenza lineare con luce bianca dinamica, a suggerire il cambiamento cromatico e il variare della luce nelle diverse ore del giorno. Al di sotto delle vetrate, le nicchie sono illuminate con batterie lineari a LED a luce bianca. L’illuminazione generale è realizzata con apparecchi collocati su finte ‘catene’ distese fra gli archi in senso longitudinale.
