Questo mese: Domus 995

Domus 995

In copertina: disegno tratto da una serie di schizzi di progetto di Toyo Ito per l’edificio Minna no Mori Gifu Media Cosmos a Gifu (Giappone). © Toyo Ito

Editoriale: Ora tocca agli architetti

Se è vero, come abbiamo detto lo scorso mese, che siamo all’inizio di una nuova stagione, la cosa più importante per noi è capire come viverla, come parteciparvi, che ruolo vogliamo assumere in essa e, soprattutto, se vogliamo, anche solo in parte, determinarla o subirla. Questo ragionamento c’interessa da almeno due punti di vista: uno riguarda ognuno di noi singolarmente come individui; l’altro riguarda tutti collettivamente per il mestiere che facciamo, come parte di una comunità.

Alberto Burri: il trauma della pittura

Il Guggenheim rende omaggio al maestro di Città di Castello dedicandogli un’intera retrospettiva che riempie il magico spazio progettato da Frank Lloyd Wright nel 1959, consacrandolo come uno degli artisti più importanti del secolo scorso. Ne anticipiamo i contenuti e ripercorriamo gli avvenimenti che hanno segnato il centenario della nascita.

Burri 100 anni


La scuola come luogo di negoziazione culturale

Il corso diretto da oltre 20 anni dal progettista fiammingo è strutturato come un luogo di scambio e discussione su diversi temi con l’obiettivo di valorizzare la natura empatica della cultura architettonica e la sua predisposizione a negoziare, abbracciando anche argomenti che esulano dallo stretto dibattito di settore.

Moholy-Nagy University of Arts And Design, Budapest

L’antica università ungherese, dove studiò László Moholy-Nagy, è ancora oggi guidata dal pensiero olistico e totalizzante del Bauhaus, oltre che da una visione ludica e creativa del progetto, mentre il rilancio delle tradizioni artigianali resta una delle componenti chiave delle attività.

Archivi

La relazione che gli artisti stabiliscono con il proprio deposito di memorie, con quelle raccolte – ordinate o caotiche – di frammenti del passato che diventano strumenti di lavoro, è indagata dallo studioso inglese come condizione basilare per ogni innovazione creativa.

Il cosmo della Bildung

Invitato all’evento di Triennale Xtra dedicato all’architettura della scuola, Renato Rizzi elabora un progetto di aula ideale, assumendo come riferimento concettuale e formale la cupola di Santa Maria del Fiore di Brunelleschi, che per l’autore è “espressione dell’assoluto ideale”.

Architettura e arte concreta

Artek celebra gli 80 anni della sua fondazione rieditando due pezzi d’archivio, frutto di quella sintesi delle arti che Alvar Aalto aveva ben in mente quando fondò lo storico marchio. In un esemplare testo del 1947 – che riproponiamo ai nostri lettori – scritto per la Domus diretta da Ernesto Nathan Rogers, il maestro finlandese fissa i principi di questo lavoro.

Tipo e progetto

Lo sviluppo di due tavoli rotondi con base centrale, che ha portato a realizzare due prodotti completamente diversi destinati ad aziende lontane per storia e carattere, è l’occasione per riflettere sul significato dell’archetipo e sulle modalità teoriche e operative della sua interpretazione.

Making Africa

Evitando l’approccio documentaristico o il punto di vista paraetnologico, la mostra “Making Africa” illustra come il design faccia la sua parte nel determinare e indirizzare il cambiamento di un intero continente, diventando sempre di più un punto di riferimento.

Giotto, l’Italia

Una grande mostra al Palazzo Reale di Milano riunisce per la prima volta ben 13 opere autografe di Giotto, uno dei massimi artisti del nostro Paese. La curatrice ripercorre per i lettori di Domus i contenuti di questa eccezionale esposizione a cui noi aggiungiamo lo straordinario contributo letterario e pittorico che Enzo Cucchi ha dedicato qualche tempo fa al maestro toscano.

Cantina a São José Do Rio Preto

Con il progetto di una cantina vitivinicola in Brasile, il progettista affronta il controverso tema del rapporto tra produzione vinicola e costruzione architettonica, offrendo un esempio virtuoso di dialogo con gli interlocutori indiretti del progetto: la storia, la tradizione costruttiva, il luogo.

La città dei software

La rappresentazione tridimensionale del sistema complesso di un software, sviluppato dal gruppo di ricerca diretto da Lanza, in analogia con la forma della città, mette a punto un innovativo strumento di lettura di sistemi altrimenti incomprensibili all’uomo, aprendo la strada al suo utilizzo in vari campi, tra cui anche l’urbanistica e l’architettura.

Garage Museum of Contemporary Art, Gorky Park, Mosca

Nell’intervento appena concluso, OMA reinterpreta una sobria struttura prefabbricata dell’era sovietica lasciata in abbandono e dà vita a una nuova spazialità capace di accogliere una vivace istituzione museale, che promuove la cultura artistica contemporanea.

Minna No Mori Gifu Media Cosmos, Gifu, Giappone

Appena inaugurata, la biblioteca disegnata da Toyo Ito è un esempio della maestria dell’architetto giapponese nella creazione di spazi grandiosi e familiari al tempo stesso, in cui l’uomo è sempre al centro del progetto.

Insediamento residenziale, Göttingen, Germania

Attraverso un’attenta composizione planimetrica e tipologica, Sergio Pascolo riesce a creare in un’area periferica della cittadina tedesca un complesso residenziale di edilizia sociale con forti caratteri di urbanità.

Casa nel quartiere di Ajuda, Lisbona

Al di là della semplicità formale delle facciate, la nuova abitazione realizzata dai fratelli Aires Mateus nell’ambito di un’ordinaria parcella urbana di Lisbona rivela un’ardita sperimentazione sul tema degli spazi interni, in questo caso interamente giocata sul grande vuoto che attraversa verticalmente il fabbricato, generando inaspettate complessità.

Questione di empatia

La neo art director di Cassina si racconta a Domus, delineando i caratteri di una maniera d’intendere il progetto che l’hanno resa uno dei punti di riferimento del mondo del design internazionale; curiosità, ossessioni, attenzione per tutto quello che ci circonda sono i suoi principali strumenti di lavoro.

Dipingere con la luce

Il dialogo con lo spazio costruito è il principale obiettivo dell’artista inglese che, intervenendo direttamente sull’architettura della Gagosian Gallery di Roma con un’installazione site-specific, esplora la capacità del vetro piombato di reagire alla luce modificando lo spazio.

Rassegna: Finiture


Feedback: la Osaka di Tadao Ando


Elzeviro: Lo spazio, il luogo, la ricorsività

Nei dipartimenti filosofici anglosassoni torna in voga il pensiero di Aristotele, secondo il quale “l’essere si può dire in molti modi”. La ragione di tale ritorno è che l’essere è lo spazio, e i modi per dirlo oggi sono sempre più solo i luoghi, che sono il suo contrario.