Questo mese: Domus 969

Copertina

Ramak Fazel, autore della copertina, racconta: “Trasportate dal vento nel cielo dell’Arizona, le bandiere colorate servono al nuotatore di Arcosanti per orientarsi. Probabilmente, alle sue orecchie immerse nell’acqua, il ronzio, che proviene dalla vicina Interstate 17, arriva attutito. I due poli dell’esperienza americana di Paolo Soleri—Cosanti e Arcosanti—erano separati da una strada di duro cemento lunga 67 miglia, percorribile solo in auto. La piscina di Arcosanti forniva una tregua al caldo estivo, ma non solo”.

Editoriale: Nuotare nel paesaggio

Per questo Salone del Mobile, Domus ha colto l’opportunità di rivisitare, attraverso l’archivio di Ramak Fazel, amici vecchi e nuovi—Paolo Soleri tra questi—nella mostra “Analog Blast” allestita alla Casa degli Atellani.

Op–Ed: La Biblioteca nazionalista

Eyal Weizman

Journal


Photoessay

Losk. Alina Schmuch, Franca Scholz

Il sublime è adesso

Negli ultimi 25 anni, il Campus Vitra
di Weil am Rhein ha funzionato come un laboratorio sperimentale di architettura applicata, in cui progettisti di caratura mondiale hanno ripensato il concetto di edificio industriale. L’ampliamento più recente è un capannone progettato da SANAA. Nonostante le dimensioni imponenti, l’intervento riesce a introdurre un elemento di poetica sublime nel recinto produttivo.

Nutrimento sociale

Non distante dall’aeroporto di Narita di Tokyo, si trova un’azienda alimentare particolare,
il Koisuru-Buta Laboratory: offre lavoro stabile a persone disabili, ospita un ristorante aperto
al pubblico e la sua sede è stata disegnata dall’Atelier Bow-Wow. Yoshimura Yasutaka riflette
su un nuovo modello di fabbrica, progettato a partire dal suo programma sociale.

Ingegneria e tradizione

Un’incursione nello studio di Junya Ishigami a Tokyo rivela nuovi aspetti della sua filosofia di progetto, tesa a creare esperienze architettoniche in bilico tra sfide ingegneristiche e gesti semplici.

Architettura reincarnata

Per quanto le parole riciclo e riuso facciano parte del dna della cultura giapponese, l’ascesa di un consumismo sfrenato a partire dal dopoguerra le aveva confinate nel dimenticatoio. In tempi più recenti, diversi interventi architettonici e urbani nipponici dimostrano un’inversione di tendenza. Ne presentiamo due esempi, uno a Yokohama e uno a Kurashiki

Comunità ricostruite

Mentre la ricostruzione in Giappone procede lentamente, un gruppo di progettisti ha realizzato, tramite un processo dal basso, una serie di edifici pubblici. Sono scuole materne, centri comunitari e ludoteche costruiti nei pressi degli insediamenti residenziali temporanei. Interventi dalle dimensioni modeste, sono profondamente apprezzati dagli abitanti per il loro spirito di condivisione.

Routine metabolista

Il Metabolismo giapponese era più di un movimento architettonico: era uno stile di vita. Due giovani architetti portoghesi, che attualmente risiedono nella Nakagin Capsule Tower di Kisho Kurokawa, raccontano la loro esistenza quotidiana al tempo del XXI secolo, all’interno di una delle icone del XX secolo.

Network: House in Chayagasaka

Partendo da una stanza centrale, la casa di Tetsuo Kondo cresce in modo organico con una serie
di scatole di forme diverse.

Dove le città parlano ai soldi

Sam Jacob ci offre un ritratto del mipim, la fiera annuale del mercato immobiliare di Cannes, dove i meccanismi di costruzione urbani vengono messi a nudo.

La guerra del design

Design, tecnologia o marketing? Quali fattori incidono maggiormente sul successo dei prodotti dell’elettronica di consumo? Il superamento di Apple da parte di Samsung, nelle vendite di smartphone
e tablet, rilancia un dibattito che si estende all’intero mondo del design industriale. Justin McGuirk ne
ha parlato con il capo del design del colosso coreano, incontrato durante il Salone del Mobile di Milano.

Prêt à travailler: infaticabili ologrammi

Gli ologrammi di figure umane stanno sempre più prendendo piede negli aeroporti come assistenti virtuali. E potrebbero essere introdotti anche in diverse attività commerciali, dato che lavorano 24 ore su 24, non si stancano mai e non si lamentano. Ma, si chiede Joanne McNeil, quale empatia questi umanoidi potranno mai stabilire con gli utenti?

Sharjah New art maps

L’undicesima edizione della Biennale d’arte di Sharjah rilancia il tema della relazione tra lifestyle e tradizioni—sviluppandolo su un percorso chiaro e articolato all’interno della città—in un Emirato che intende l’arte come infrastruttura del sistema educativo.

Padiglione Crepaccio: Venice Art Biennale Edition

Ricollegandosi alle origini della Biennale, quando si potevano acquistare le opere in mostra, il Padiglione Crepaccio—che Domus sostiene con un progetto di partnership—propone di vendere i lavori di dieci giovani artisti sulla piattaforma online di
yoox.com, dando visibilità a chi viene escluso dal palcoscenico veneziano. Potrà
riscrivere le regole del sistema dell’arte questo padiglione-provocazione?

Twin’Z concept car. In Lovegrove with Renault

Ancora concept—ma volendo del tutto
realizzabile—la city car elettrica progettata da Ross Lovegrove per Renault è una scultura grafico-organica. Frutto dell’applicazione di processi parametrici all’automotive design, elimina tutto il superfluo, estremizzando i concetti di leggerezza e spaziosità.

Rassegna

Cucine.

Panorama


Cold Case

FAUP Porto.