Risalente a 60 anni fa, la casa in cui lo zio del nuovo proprietario aveva vissuto a lungo era frazionata nei suoi spazi, con stanze anguste e scarsa circolazione d’aria, ma vantava un sito senza edifici adiacenti, una caratteristica rara nell'area metropolitana della capitale giapponese. Un arredo tradizionale conservato perfettamente negli interni e una carpenteria di legno bianco e verde fatta da sapienti artigiani locali negli esterni connotava la casa.
L'intervento ha previsto il rinforzo della struttura di legno e un attento e ponderato progetto di rinnovo degli interni. L’obiettivo dei architetti è stato quello di adattare la casa al modo di vivere del nuovo proprietario, creando uno spazio abitativo contemporaneo, arioso e luminoso che si connettesse all'ambiente circostante, pur conservando e valorizzando la struttura di legno della casa e i suoi arredi retrò.
Al centro del corpo di fabbrica longitudinale viene ricavata una stanza completamente apribile verso l’esterno. A chiudere questa terrazza interna, le cosidette finestre "kazamado", pareti esterne scorrevoli costituite da un semplice schermo bianco inserito tra cornici di legno verde, che completano l'originale combinazione cromatica bianco e verde dell'abitazione.
Il risultato è una casa che può essere organizzata sempre in modo diverso a seconda del freddo o caldo, della direzione del sole o del vento, in cui il vecchio e il nuovo design si contaminano e si completano.