Un po’ a margine del circuito del fuorisalone, in zona Scalo Romano, oltre Fondazione Prada, ci sono due pezzi esemplari disegnati da Konstantin Grcic per la Galleria Giustini / Stagetti. I confini tra architettura e industrial design sembrano dissolversi in Wall e DayBed, della collezione “Ceci n’est pas un mur”, un nome scelto come invito a interrogarsi sul modo in cui percepiamo gli oggetti. Negli spazi ex industriali di NFQ i tre moduli di Wall – da uno, due e tre metri – sono uniti in sequenza, ma sono solo una delle infinite possibilità compositive studiate da Gric. Il riferimento all’architettura è ben visibile: ci sono le fondamenta, il garage, il porticato, le finestre, il tetto, i piani. È un gioco di forme e volumi, positivi e negativi, che creano spazi di esposizione e contenimento sempre diversi per una struttura autoportante con usi molteplici. Daybed è un’isola per dormire, lavorare, studiare e rilassarsi, appoggiata su una pedana. Grcic ha scelto il legno lasciato al naturale, con le lastre posate secondo uno schema inusuale che giustappone le venature, un escamotage decorativo che in realtà suggerisce le diverse funzioni.
L.M.