Allestimenti memorabili

L’eredità del Salone non riguarda solo gli oggetti, ma anche gli spazi allestiti per valorizzarli. Vi raccontiamo due progetti indimenticabili.

Uno dei protagonisti indiscussi della storia degli allestimenti al Salone del Mobile è senza dubbio Ferruccio Laviani. Ne ha realizzati oltre 100. 32 solo per la Kartell. In tutti c’è una matrice ricorrente: la capacità di utilizzare sempre linguaggi molto contemporanei anche quando dialoga con la storia, il passato e la memoria. Due, fra tutti, restano particolarmente indelebili nel ricordo. Il primo è quello realizzato per Flos ad Euroluce nel 2000: per presentare la nuova collezione di lampade Lux Lust, disegnata da Philippe Starck, Laviani colloca nello stand una serie di manichini femminili vestiti da cameriera, molto provocanti, in modo da trasformare lo spazio in un ibrido fra una hall d’albergo e una mostra di sculture di Allen Jones.  

Allestimento di Ferruccio Laviani per Flos, Euroluce 2000. Courtesy Apfl Studio Laviani

L’altro allestimento memorabile è quello realizzato per Kartell nel 2003: in un clima di incertezza e insicurezza dovuto alla Guerra del Golfo, Laviani sceglie di trasmettere un messaggio di pace e di speranza costruendo una pedana espositiva con i colori della bandiera della pace e con un linguaggio grafico-figurativo ispirato alle illustrazioni di Antonio Lopes degli anni ’70.  A dimostrazione di come anche un allestimento possa dialogare attivamente con il proprio tempo e con i suoi fantasmi. 

Immagine di apertura: Allestimento di Ferruccio Laviani per Kartell, 2003. Courtesy Apfl Studio Laviani