La poltrona è l’arredo che più manifesta l’evoluzione del gusto e l’espressione delle epoche storiche. Con un aspetto più simbolico rispetto alla mera funzione, ha assunto nella storia valori gerarchici: pensiamo alle poltrone delle club house maschili inglesi, o alle sedute dirigenziali da ufficio dalle ampie dimensioni, quali troni contemporanei. Come non ricordare Paolo Villaggio che, in Il Secondo tragico Fantozzi (1976) si trova al cospetto del Megadirettore sulla poltrona in pelle umana! O la classica bergère in pelle su cui siede Marlon Brando nella scena iniziale de Il Padrino (1972).
Non pochi designer, a cominciare da Alvar Aalto o Charles e Ray Eames, si sono cimentati nella rivisitazione del modello classico, rileggendone l’ergonomia e la produzione, tradizionalmente artigianale. Le componenti sono state riprogettate in chiave di modularità e di assemblaggio per parti. E sono state introdotte nuove tecniche e materiali, come il legno curvato. In Italia, Marco Zanuso, vicino ai giovani imprenditori attivi in Pirelli, ha avuto l’intuizione di utilizzare l’allora sperimentale gommapiuma per l’imbottitura nella seduta Antropus (Arflex 1949), di cui la Lady è il modello più evoluto, perché composta da quattro parti realizzate separatamente e poi assemblate. La produzione della poltrona, dunque, mutua le tecniche industriali della catena di montaggio.
Dopo il periodo del Radical Design, in cui i progettisti hanno lavorato sul concetto di destrutturazione formale e sul conseguente annullamento del valore gerarchico, si veda il celebre Sacco di Zanotta, alcune poltrone più contemporanee manifestano una ricerca su un uso più libero della seduta e sulla possibilità di sedervisi in diverse posizioni, all’insegna di un utilizzo più informale e di un valore più legato al relax e all’intimità degli ambienti.
20 poltrone di design senza tempo
Simbolo gerarchico ed espressione del cambiamento sociale, la poltrona è stata un banco di prova per i maestri del design internazionale. Tra rilettura della funzione e trasformazione di materiali e tecniche di produzione.
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- Valentina Croci
- 23 luglio 2019
È uno dei capolavori di Alvar Aalto. Disegnata per il sanatorio della città finlandese di Paimio, la Poltrona 41 porta all'estremo la tecnologia del legno curvato con una scocca sottile e sospesa, fissata al telaio in soli quattro punti. Rappresenta anche la sintesi del modernismo organico di Aalto: funzione e avanguardia tecnica in forme morbide, capaci di assecondare il corpo.
Poltrona con seduta e braccioli realizzati in legno di betulla multistrato e curvato. I braccioli sono laccati al naturale, mentre la scocca è tinta in nero o bianco. Dimensioni: 64x60x80cm.
È uno dei capolavori di Alvar Aalto. Disegnata per il sanatorio della città finlandese di Paimio, la Poltrona 41 porta all'estremo la tecnologia del legno curvato con una scocca sottile e sospesa, fissata al telaio in soli quattro punti. Rappresenta anche la sintesi del modernismo organico di Aalto: funzione e avanguardia tecnica in forme morbide, capaci di assecondare il corpo.
Poltrona con seduta e braccioli realizzati in legno di betulla multistrato e curvato. I braccioli sono laccati al naturale, mentre la scocca è tinta in nero o bianco. Dimensioni: 64x60x80cm.
Ambienti multiuso, trasformabili durante la giornata. Erano gli anni in cui Joe Colombo sperimentava nuove forme di abitare per le quali produceva arredi su disegno, nell'ottica della produzione in serie, dei materiali da altri settori produttivi e della maggiore flessibilità possibile. Tra questi Multichair: un sistema trasformabile di seduta, poltrona da conversazione o da relax, che gioca sulla combinazione di due elementi, utilizzabili anche singolarmente. Le diverse conformazioni sono ottenute grazie alle cinghie riposizionabili in cuoio e alle boccole in acciaio.
Sistema di sedute trasformabili con cuscini dalla struttura in acciaio, imbottita in poliuretano espanso e rivestita in tessuto elasticizzato. Cinghie riposizionabili e boccole in acciaio cromo-satinato. Dimensioni: 63,8x58×72cm.
Ambienti multiuso, trasformabili durante la giornata. Erano gli anni in cui Joe Colombo sperimentava nuove forme di abitare per le quali produceva arredi su disegno, nell'ottica della produzione in serie, dei materiali da altri settori produttivi e della maggiore flessibilità possibile. Tra questi Multichair: un sistema trasformabile di seduta, poltrona da conversazione o da relax, che gioca sulla combinazione di due elementi, utilizzabili anche singolarmente. Le diverse conformazioni sono ottenute grazie alle cinghie riposizionabili in cuoio e alle boccole in acciaio.
Sistema di sedute trasformabili con cuscini dalla struttura in acciaio, imbottita in poliuretano espanso e rivestita in tessuto elasticizzato. Cinghie riposizionabili e boccole in acciaio cromo-satinato. Dimensioni: 63,8x58×72cm.
Quando fu lanciata sul mercato, la poltrona Up veniva distribuita in un packaging piatto che, una volta aperto, consentiva alla schiuma poliuretanica di cui è composta la seduta di gonfiarsi e prendere la forma finale, trasformando il gesto in un “happening” irripetibile. Up enuclea in sé sia la sperimentazione propria del Centro di Ricerca di C&B, che richiamò i principali esponenti del Radical Design italiano, sia il clima culturale di “rottura” dell’epoca, che puntava a introdurre nuovi codici estetici e, soprattutto, tipologie di prodotto che riflettessero gli stili di vita di una società in profondo cambiamento. Viene soprannominata Mama per la forma ma anche per l’aspetto affettivo. E alcuni anni dopo, lo stesso Pesce la chiama La Donna, riferendosi al busto di Anita Ekberg immersa nella Fontana di Trevi nel film “La Dolce Vita”. Per il suo cinquantesimo compleanno, è riproposta in nuovi colori e un rivestimento a righe beige/verde petrolio, che si rifà alla cartella colore del 1969.
Poltrona in poliuretano espanso dal peso di 52 kg. Sono necessarie 2 ore e 45 minuti per rivestire Up5 e 1 ora e 30 minuti per rivestire il pouf Up6, entrambi con cuciture rifinite a mano. Dimensioni: 103x120x130cm. Diametro della sfera: 57cm.
Quando fu lanciata sul mercato, la poltrona Up veniva distribuita in un packaging piatto che, una volta aperto, consentiva alla schiuma poliuretanica di cui è composta la seduta di gonfiarsi e prendere la forma finale, trasformando il gesto in un “happening” irripetibile. Up enuclea in sé sia la sperimentazione propria del Centro di Ricerca di C&B, che richiamò i principali esponenti del Radical Design italiano, sia il clima culturale di “rottura” dell’epoca, che puntava a introdurre nuovi codici estetici e, soprattutto, tipologie di prodotto che riflettessero gli stili di vita di una società in profondo cambiamento. Viene soprannominata Mama per la forma ma anche per l’aspetto affettivo. E alcuni anni dopo, lo stesso Pesce la chiama La Donna, riferendosi al busto di Anita Ekberg immersa nella Fontana di Trevi nel film “La Dolce Vita”. Per il suo cinquantesimo compleanno, è riproposta in nuovi colori e un rivestimento a righe beige/verde petrolio, che si rifà alla cartella colore del 1969.
Poltrona in poliuretano espanso dal peso di 52 kg. Sono necessarie 2 ore e 45 minuti per rivestire Up5 e 1 ora e 30 minuti per rivestire il pouf Up6, entrambi con cuciture rifinite a mano. Dimensioni: 103x120x130cm. Diametro della sfera: 57cm.
Nell'immediato dopoguerra, in un momento di autarchia economica e di risorse, alcuni architetti del razionalismo italiano iniziarono a impiegare il rattan e la canna d'India con linguaggi nuovi. E a trasformare le tecniche di intreccio, prima utilizzate soprattutto nel complemento d'arredo, per degli arredi strutturali. Ne nascono prodotti intramontabili come la poltrona Margherita, insignita della Medaglia d’Oro alla IX Triennale di Milano nel 1951 e presente nelle collezioni permanenti dei principali musei di design nel mondo.
Poltrona con struttura in Malacca e canna d’india, cuscini con imbottitura in poliuretano. Dimensioni: 94x75x83cm.
Seduta ironica ed eccentrica, Fiocco si rifà all'idea del collant che riveste la gamba. Eco della fortunata lampada Falkland di Bruno Munari per Danese, Fiocco affronta il tema della struttura tubolare curvata, rivestita in tessuto elastico, a contatto con l'utilizzatore. La struttura, infatti, si modella intorno al corpo di chi si siede, perdendo parzialmente la geometria di partenza, per poi tornare alla forma originale.
Seduta costituita da una struttura in tubolare curvato, ricoperto da una calza in tessuto elastico. Dimensioni: 108x70x120cm.
Seduta ironica ed eccentrica, Fiocco si rifà all'idea del collant che riveste la gamba. Eco della fortunata lampada Falkland di Bruno Munari per Danese, Fiocco affronta il tema della struttura tubolare curvata, rivestita in tessuto elastico, a contatto con l'utilizzatore. La struttura, infatti, si modella intorno al corpo di chi si siede, perdendo parzialmente la geometria di partenza, per poi tornare alla forma originale.
Seduta costituita da una struttura in tubolare curvato, ricoperto da una calza in tessuto elastico. Dimensioni: 108x70x120cm.
Magistretti unisce il riferimento della seduta pieghevole da campo, con struttura in metallo e scocca in stoffa leggera, all’idea dell’ombrello, che lui stesso ha definito come l'oggetto tra i più indispensabili e meglio progettati della storia del design e del quale cita il manico e la stoffa arrotolata sul fusto. Ne nasce una nuova tipologia di seduta a pozzetto, leggera e trasportabile. Con rivestimento separabile e sostituibile per durare nel tempo. Kenia rispecchia anche l'identità e la ricerca dell’azienda Campeggi, che si distingue per i prodotti multiuso e trasformabili.
Seduta a pozzetto con struttura in alluminio anodizzato e rivestimento separabile in cotone, infilato sulla struttura come un abito. Dimensioni: 73x58/73x58cm.
La poltrona Feltri nasce nel Centro Ricerche di Cassina. E rappresenta una novità assoluta, in quanto realizzata interamente in stoffa anche nelle parti portanti. La tecnica di produzione, infatti, è coperta da brevetto. Feltri presenta una struttura interamente in feltro di lana spessa con uno schienale avvolgente e modellabile; mentre la parte inferiore, rigida, è impregnata di resina termoindurente. Lo schienale è poi rivestito con un morbido materassino trapuntato, richiamando l'idea della coperta che ripara e protegge.
Feltri fa parte della collezione Cassina I Contemporanei. Presenta una struttura in feltro di lana e materassino trapuntato accoppiato con ovatta di poliestere. Il materassino può essere rivestito dai tessuti della Collezione Cassina. Una serie limitata ha visto 100 esemplari realizzati con la collezione di quilt vintage di Raf Simons. Dimensioni: 98/130x73x66cm.
La poltrona Feltri nasce nel Centro Ricerche di Cassina. E rappresenta una novità assoluta, in quanto realizzata interamente in stoffa anche nelle parti portanti. La tecnica di produzione, infatti, è coperta da brevetto. Feltri presenta una struttura interamente in feltro di lana spessa con uno schienale avvolgente e modellabile; mentre la parte inferiore, rigida, è impregnata di resina termoindurente. Lo schienale è poi rivestito con un morbido materassino trapuntato, richiamando l'idea della coperta che ripara e protegge.
Feltri fa parte della collezione Cassina I Contemporanei. Presenta una struttura in feltro di lana e materassino trapuntato accoppiato con ovatta di poliestere. Il materassino può essere rivestito dai tessuti della Collezione Cassina. Una serie limitata ha visto 100 esemplari realizzati con la collezione di quilt vintage di Raf Simons. Dimensioni: 98/130x73x66cm.
Si può dire sia la prima poltrona “industriale” della storia del design italiano, perché sostituisce le molle con degli elastici in Nastrocord e la tradizionale imbottitura in crine con la moderna gommapiuma. Zanuso trasferisce nell'arredo materiali mai impiegati prima. E utilizza un metodo di progettazione tipico del settore dell'automotive, concependo la poltrona in due parti distinte, struttura portante e “carrozzeria”, a sua volta costituita da quattro elementi: sedile, schienale e due fianchi, con gradi di imbottitura diversi a seconda delle esigenze di sostegno del corpo.
Poltrona rivestita in pelle o tessuto, con telaio in ferro, imbottitura in schiumato e bracciolo con anima in legno e imbottitura in poliuretano espanso. Lady è disponibile anche con i tessuti firmati Raf Simons e nell'edizione speciale con il rivestimento quadrettato bianco e nero. Dimensioni: 78x85x80cm.
Si può dire sia la prima poltrona “industriale” della storia del design italiano, perché sostituisce le molle con degli elastici in Nastrocord e la tradizionale imbottitura in crine con la moderna gommapiuma. Zanuso trasferisce nell'arredo materiali mai impiegati prima. E utilizza un metodo di progettazione tipico del settore dell'automotive, concependo la poltrona in due parti distinte, struttura portante e “carrozzeria”, a sua volta costituita da quattro elementi: sedile, schienale e due fianchi, con gradi di imbottitura diversi a seconda delle esigenze di sostegno del corpo.
Poltrona rivestita in pelle o tessuto, con telaio in ferro, imbottitura in schiumato e bracciolo con anima in legno e imbottitura in poliuretano espanso. Lady è disponibile anche con i tessuti firmati Raf Simons e nell'edizione speciale con il rivestimento quadrettato bianco e nero. Dimensioni: 78x85x80cm.
In un momento in cui l'hotellerie e, in generale, gli spazio pubblici d'attesa iniziano a cercare linguaggi espressivi d'impatto e nuove tipologie di prodotto, compare la seduta collettiva Tatlin. Pensata per stare al centro stanza, è dotata di un particolare schienale che consente di sedere non in linea ma attorno alla seduta circolare, stimolando diverse forme d'interazione. L'ispirazione, come dice il nome, è la torre di Tatlin il cui modello in legno è conservato al Beaubourg di Parigi.
Seduta collettiva con struttura in legno e spirale in acciaio modellato e sagomato. Imbottitura in poliuretano espanso realizzata a mano e rivestita in velluto. La particolare pianta a “chioccola” consente di affiancare più elementi. Dimensioni: 134x210x175cm.
Disegnata per arredare il progetto capolavoro di Arne Jacobsen, il Radisson Blu Royal Hotel a Copenhagen, Egg Chair è una seduta compatta e avvolgente come un guscio che ha la funzione di isolare chi vi siete dal rumore circostante. Si tratta della prima seduta cocooning della storia dell'arredo moderno, antesignana dei molti sistemi a schienale alto che popolano il settore del contract o dell'ufficio. Per celebrare i 60 anni sono state realizzate delle varianti in pelle rosa e arancione con base in acciaio placcato oro.
Poltrona in con scocca realizzata in materiale sintetico, imbottita in schiuma poliuretanica e rivestita in tessuto o pelle. Base stellata in alluminio, montata su piedistallo in acciaio satinato. Può essere accostata al pouf poggiapiedi coordinato. Dimensioni: 107x86x79cm.
Disegnata per arredare il progetto capolavoro di Arne Jacobsen, il Radisson Blu Royal Hotel a Copenhagen, Egg Chair è una seduta compatta e avvolgente come un guscio che ha la funzione di isolare chi vi siete dal rumore circostante. Si tratta della prima seduta cocooning della storia dell'arredo moderno, antesignana dei molti sistemi a schienale alto che popolano il settore del contract o dell'ufficio. Per celebrare i 60 anni sono state realizzate delle varianti in pelle rosa e arancione con base in acciaio placcato oro.
Poltrona in con scocca realizzata in materiale sintetico, imbottita in schiuma poliuretanica e rivestita in tessuto o pelle. Base stellata in alluminio, montata su piedistallo in acciaio satinato. Può essere accostata al pouf poggiapiedi coordinato. Dimensioni: 107x86x79cm.
Disegnata per arredare il progetto capolavoro di Arne Jacobsen, il Radisson Blu Royal Hotel a Copenhagen, Egg Chair è una seduta compatta e avvolgente come un guscio che ha la funzione di isolare chi vi siete dal rumore circostante. Si tratta della prima seduta cocooning della storia dell'arredo moderno, antesignana dei molti sistemi a schienale alto che popolano il settore del contract o dell'ufficio. Per celebrare i 60 anni sono state realizzate delle varianti in pelle rosa e arancione con base in acciaio placcato oro.
Poltrona in con scocca realizzata in materiale sintetico, imbottita in schiuma poliuretanica e rivestita in tessuto o pelle. Base stellata in alluminio, montata su piedistallo in acciaio satinato. Può essere accostata al pouf poggiapiedi coordinato. Dimensioni: 107x86x79cm.
Richiami al modernismo organico dei paesi nordici in una versione “democratica” alla portata di tutti. La poltrona Poäng raccoglie la tradizione del design nordico sia come estetica sia come efficienza e ottimizzazione produttiva. È uno dei best e long seller del colosso dell'arredo svedese. La struttura in multistrato di faggio curvato offre una flessibilità al corpo, mentre lo schienale alto restituisce un buon supporto al collo.
Poltrona in multistrato di faggio con cuscini staccabili e sfoderabili. Disponibile anche il poggiapiedi. Dimensioni: 100x68x82cm.
Richiami al modernismo organico dei paesi nordici in una versione “democratica” alla portata di tutti. La poltrona Poäng raccoglie la tradizione del design nordico sia come estetica sia come efficienza e ottimizzazione produttiva. È uno dei best e long seller del colosso dell'arredo svedese. La struttura in multistrato di faggio curvato offre una flessibilità al corpo, mentre lo schienale alto restituisce un buon supporto al collo.
Poltrona in multistrato di faggio con cuscini staccabili e sfoderabili. Disponibile anche il poggiapiedi. Dimensioni: 100x68x82cm.
Richiami al modernismo organico dei paesi nordici in una versione “democratica” alla portata di tutti. La poltrona Poäng raccoglie la tradizione del design nordico sia come estetica sia come efficienza e ottimizzazione produttiva. È uno dei best e long seller del colosso dell'arredo svedese. La struttura in multistrato di faggio curvato offre una flessibilità al corpo, mentre lo schienale alto restituisce un buon supporto al collo.
Poltrona in multistrato di faggio con cuscini staccabili e sfoderabili. Disponibile anche il poggiapiedi. Dimensioni: 100x68x82cm.
Disegnata nel 1953, la poltrona fa parte degli arredi dell’abitazione privata di Gio Ponti in via Dezza a Milano. Ne riprende la razionalità compositiva e il gioco cromatico presente nelle piastrelle del pavimento. Tra modernità e tradizione, utilizza l'ottone nella struttura ma gioca con il contrasto del bicolore che enfatizza la geometria come in un chiaro/scuro. Il tessuto originario, disegnato da Ponti nel 1934, reinterpreta la secolare tecnica del velluto.
Poltrona con struttura in ottone satinato, telaio in massello di abete e rivestimento in pelle bicolore o in tessuto “Punteggiato” Rubelli. Dimensioni: 80x77x103cm.
Sembra sopravvissuta a un incendio. Con la sua foggia, eco delle storiche bergère, Smocked Chair tenta di farsi spazio in ambienti che, all'inizio del terzo millennio, risentivano ancora dell'influenza del minimalismo e di un'estetica più lineare e high-tech. E segnò l'esordio dirompente del marchio olandese Moooi. Ogni poltrona subisce un processo di affumicatura a mano della struttura in massello e, pertanto, ogni esemplare è unico.
Poltrona in massello bruciato e finito con resina epossidica e trattamento fire retardant (FR); imbottitura in schiuma poliuretanica rivestita in pelle. Dimensioni: 104x40x80cm.
Sembra sopravvissuta a un incendio. Con la sua foggia, eco delle storiche bergère, Smocked Chair tenta di farsi spazio in ambienti che, all'inizio del terzo millennio, risentivano ancora dell'influenza del minimalismo e di un'estetica più lineare e high-tech. E segnò l'esordio dirompente del marchio olandese Moooi. Ogni poltrona subisce un processo di affumicatura a mano della struttura in massello e, pertanto, ogni esemplare è unico.
Poltrona in massello bruciato e finito con resina epossidica e trattamento fire retardant (FR); imbottitura in schiuma poliuretanica rivestita in pelle. Dimensioni: 104x40x80cm.
Patricia Urquiola prende ispirazione da un frammento di conchiglia, rotto e levigato dalle onde, per disegnare una collezione di sedute per la casa e per gli spazi pubblici. L’influenza scandinava, evocata dal nome, si coglie nel taglio allungato della scocca, metafora delle insenature delle coste nordiche, ma anche nel riferimento alla poltrona a guscio di Arne Jacobsen. La particolare forma spezzata non è solo un fattore estetico, ma è pensata per favorire diverse posizioni di seduta. Caratteristiche le cuciture a vista, che enfatizzano le capacità di lavorazione degli artigiani di Moroso.
Poltrona girevole in espanso schiumato a freddo ignifugo con struttura interna in acciaio. Base quadrata in acciaio verniciato a polveri. Dimensioni: 102x95x80cm.
Patricia Urquiola prende ispirazione da un frammento di conchiglia, rotto e levigato dalle onde, per disegnare una collezione di sedute per la casa e per gli spazi pubblici. L’influenza scandinava, evocata dal nome, si coglie nel taglio allungato della scocca, metafora delle insenature delle coste nordiche, ma anche nel riferimento alla poltrona a guscio di Arne Jacobsen. La particolare forma spezzata non è solo un fattore estetico, ma è pensata per favorire diverse posizioni di seduta. Caratteristiche le cuciture a vista, che enfatizzano le capacità di lavorazione degli artigiani di Moroso.
Poltrona girevole in espanso schiumato a freddo ignifugo con struttura interna in acciaio. Base quadrata in acciaio verniciato a polveri. Dimensioni: 102x95x80cm.
L'inconfondibile profilo della poltrona nasce dall'idea dei designer di svuotare l’imbottitura tradizionale per arrivare alle curvature “strettamente necessarie” al miglior sostegno per la schiena e la parte lombare. È una delle prime sedute dei fratelli Castiglioni in cui si evince il loro interesse per l'ergonomia dei prodotti. Innovativa anche nella struttura, Sanluca è composta da componenti separate, assemblate come parti di un'automobile. Si completa di un pouf disegnato dal solo Achille nel 1991.
La struttura rigida è composta da elementi in legno multistrato di betulla e masselli di faggio e pioppo. I piedi sono in legno massello di frassino tinto wengé o in noce canaletto. Il rivestimento è in pelle, disponibile anche bicolore, o in tessuto. La Limited Edition presenta un tessuto jacquard su disegno inedito di Max Huber del 1968, denominato “Onde Geofisiche”. Dimensioni: 99x85x98cm.
L'inconfondibile profilo della poltrona nasce dall'idea dei designer di svuotare l’imbottitura tradizionale per arrivare alle curvature “strettamente necessarie” al miglior sostegno per la schiena e la parte lombare. È una delle prime sedute dei fratelli Castiglioni in cui si evince il loro interesse per l'ergonomia dei prodotti. Innovativa anche nella struttura, Sanluca è composta da componenti separate, assemblate come parti di un'automobile. Si completa di un pouf disegnato dal solo Achille nel 1991.
La struttura rigida è composta da elementi in legno multistrato di betulla e masselli di faggio e pioppo. I piedi sono in legno massello di frassino tinto wengé o in noce canaletto. Il rivestimento è in pelle, disponibile anche bicolore, o in tessuto. La Limited Edition presenta un tessuto jacquard su disegno inedito di Max Huber del 1968, denominato “Onde Geofisiche”. Dimensioni: 99x85x98cm.
Uno dei pezzi più iconici di Alessandro Mendini, ma forse del design italiano, la seduta Proust esordisce alla mostra “Incontri ravvicinati di architettura” a Palazzo Diamanti di Ferrara. Riflette la ricerca postmoderna dell'epoca e unisce, decontestualizzandoli, i riferimenti alle seduta d'epoca del XVIII secolo e al pointillisme di fine Ottocento. La struttura in massello di legno intagliato, veniva dipinta a mano rendendo ciascun esemplare unico. Con Cappellini, Mendini ha voluto rendere la poltrona di serie, mentre con Magis, più accessibile trasportando la medesima forma nella plastica rotazionale.
La riedizione di Cappellini presenta la struttura in legno massello intagliato e dipinto a mano con rivestimenti di stoffa multicolore (è stata realizzata anche una variante in stoffa a motivi geometrici nel 2009, tutt'ora in produzione); mentre la versione prodotta da Magis è in plastica rotazionale monocolore. Dimensioni: 105x104x90cm.
Cofondatore della celebre azienda per ufficio Tecno, Osvaldo Borsani ha portato avanti negli anni Cinquanta del Novecento svariati progetti che rivisitavano le tipologie d'arredo e soprattutto le tecnologie di produzione del mobile “moderno”, in chiave industriale e di serie. La P40 lavora sull’idea del giunto meccanico per consentire diversi movimenti e posizioni del corpo, da seduto a sdraiato, grazie all'elemento ribaltabile sotto il sedile che completa il piano di appoggio. La poltrona supera quindi l'idea della chaise longue come poltrona da riposo e statica, riducendone considerevolmente l'ingombro.
Poltrona con struttura in metallo verniciato in colore grigio piombo e dettagli in metallo finitura ottone o nichel satinato, braccioli in acciaio e gomma. Poggia-piedi sfilabile in metallo. L’imbottitura è rivestita in tessuto o pelle. Dimensioni:: 70/90x72x80/150cm.
Cofondatore della celebre azienda per ufficio Tecno, Osvaldo Borsani ha portato avanti negli anni Cinquanta del Novecento svariati progetti che rivisitavano le tipologie d'arredo e soprattutto le tecnologie di produzione del mobile “moderno”, in chiave industriale e di serie. La P40 lavora sull’idea del giunto meccanico per consentire diversi movimenti e posizioni del corpo, da seduto a sdraiato, grazie all'elemento ribaltabile sotto il sedile che completa il piano di appoggio. La poltrona supera quindi l'idea della chaise longue come poltrona da riposo e statica, riducendone considerevolmente l'ingombro.
Poltrona con struttura in metallo verniciato in colore grigio piombo e dettagli in metallo finitura ottone o nichel satinato, braccioli in acciaio e gomma. Poggia-piedi sfilabile in metallo. L’imbottitura è rivestita in tessuto o pelle. Dimensioni:: 70/90x72x80/150cm.
Un classico del design internazionale, la lounge chair s'ispira alle sedute da club inglesi. Gioca con il contrasto tra la scocca in legno scuro, la base a razze che riprende i modelli da ufficio e la parte imbottita, rivestita in pelle. Charles e Ray Eames puntano su un linguaggio modernista e organico che non rompe con la tradizione, se non nelle tecnologie costruttive che però cercano soluzioni tecniche industriali, spesso mutuate da altri settori.
Seduta con sedile e schienale in legno multistrato curvato, impiallacciato in ciliegio americano, in palissandro Santos del Brasile e in noce pigmentato in nero e bianco, per la più recente versione chiara. Il rivestimento in pelle presenta cuscini rimovibili. Basamento a cinque razze in alluminio pressofuso. Dimensioni del modello classico: 84x84x56cm.
Un classico del design internazionale, la lounge chair s'ispira alle sedute da club inglesi. Gioca con il contrasto tra la scocca in legno scuro, la base a razze che riprende i modelli da ufficio e la parte imbottita, rivestita in pelle. Charles e Ray Eames puntano su un linguaggio modernista e organico che non rompe con la tradizione, se non nelle tecnologie costruttive che però cercano soluzioni tecniche industriali, spesso mutuate da altri settori.
Seduta con sedile e schienale in legno multistrato curvato, impiallacciato in ciliegio americano, in palissandro Santos del Brasile e in noce pigmentato in nero e bianco, per la più recente versione chiara. Il rivestimento in pelle presenta cuscini rimovibili. Basamento a cinque razze in alluminio pressofuso. Dimensioni del modello classico: 84x84x56cm.
Una poltrona che richiama la tradizione del design moderno, ma all'avanguardia per la complessità tecnica. Louise è realizzata da otto elementi separati, assemblabili a mezzo di un sistema a incastri. L'effetto è di robustezza, ma anche di leggerezza per il contrasto tra il pieno della scocca imbottita e il vuoto della silhouette grafica della struttura.
Poltroncina con struttura in legno massello di faggio laccato nei colori nero o bordeaux. Il sedile e lo schienale sono in multistrato di pioppo con imbottitura in poliuretano. Rivestimento sfoderabile in stoffa o pelle. Dimensioni: 73x66x75cm.
Una poltrona che richiama la tradizione del design moderno, ma all'avanguardia per la complessità tecnica. Louise è realizzata da otto elementi separati, assemblabili a mezzo di un sistema a incastri. L'effetto è di robustezza, ma anche di leggerezza per il contrasto tra il pieno della scocca imbottita e il vuoto della silhouette grafica della struttura.
Poltroncina con struttura in legno massello di faggio laccato nei colori nero o bordeaux. Il sedile e lo schienale sono in multistrato di pioppo con imbottitura in poliuretano. Rivestimento sfoderabile in stoffa o pelle. Dimensioni: 73x66x75cm.
Una seduta mai vista: un grande sacco fatto a spicchi di vinile, riempito di palline di polistirene. I designer mostrano il prototipo a Aurelio Zanotta, l’imprenditore coraggioso che aveva già messo in produzione oggetti impensabili come la poltrona gonfiabile Blow di De Pas, D’Urbino, Lomazzi, e nasce l'“anti-poltrona”. Sacco esprime quel desiderio di contravvenire alle regole tipico dei movimenti collettivi del Sessantotto che trasformarono le dinamiche sociali, i linguaggi culturali e le relazioni gerarchiche tra le persone. Pensata per un ambiente anti-borghese, Sacco è la poltrona morbida, destrutturata e anticonformista, dove stare seduti come si vuole.
Seduta destutturata con involucro contenente palline di polistirolo espanso ad alta resistenza. Rivestimento in Vip, adatto anche all'esterno, resistente al fuoco, antibatterico e antimacchia. Disponibile in una versione in tessuto pied de poule sfoderabile e in pelle.
Una seduta mai vista: un grande sacco fatto a spicchi di vinile, riempito di palline di polistirene. I designer mostrano il prototipo a Aurelio Zanotta, l’imprenditore coraggioso che aveva già messo in produzione oggetti impensabili come la poltrona gonfiabile Blow di De Pas, D’Urbino, Lomazzi, e nasce l'“anti-poltrona”. Sacco esprime quel desiderio di contravvenire alle regole tipico dei movimenti collettivi del Sessantotto che trasformarono le dinamiche sociali, i linguaggi culturali e le relazioni gerarchiche tra le persone. Pensata per un ambiente anti-borghese, Sacco è la poltrona morbida, destrutturata e anticonformista, dove stare seduti come si vuole.
Seduta destutturata con involucro contenente palline di polistirolo espanso ad alta resistenza. Rivestimento in Vip, adatto anche all'esterno, resistente al fuoco, antibatterico e antimacchia. Disponibile in una versione in tessuto pied de poule sfoderabile e in pelle.
Una seduta mai vista: un grande sacco fatto a spicchi di vinile, riempito di palline di polistirene. I designer mostrano il prototipo a Aurelio Zanotta, l’imprenditore coraggioso che aveva già messo in produzione oggetti impensabili come la poltrona gonfiabile Blow di De Pas, D’Urbino, Lomazzi, e nasce l'“anti-poltrona”. Sacco esprime quel desiderio di contravvenire alle regole tipico dei movimenti collettivi del Sessantotto che trasformarono le dinamiche sociali, i linguaggi culturali e le relazioni gerarchiche tra le persone. Pensata per un ambiente anti-borghese, Sacco è la poltrona morbida, destrutturata e anticonformista, dove stare seduti come si vuole.
Seduta destutturata con involucro contenente palline di polistirolo espanso ad alta resistenza. Rivestimento in Vip, adatto anche all'esterno, resistente al fuoco, antibatterico e antimacchia. Disponibile in una versione in tessuto pied de poule sfoderabile e in pelle.