Possono le innovazioni in cristallo rendere la nostra quotidianità più interattiva, ingegnosa, e sostenibile, in modo coinvolgente e accessibile? È la difficile domanda alla quale rispondono Frank Kolkman, il duo Bernadette Deddend e Tetsuo Mukai di Study O Portable e Yosuke Ushigome, vincitori della quarta edizione del concorso “Designers of the Future”, frutto della collaborazione tra Swarovski e la fiera di Design Miami, presentata dal 12 al 17 giugno a Basilea. I tre designer hanno saputo trovare soluzioni innovative, audaci ed estremamente diverse tra loro, andando ben oltre le caratteristiche estetiche e decorative del cristallo. Frank Kolkman, grazie alla sua expertise nel campo della robotica, unisce la neuroscienza alle proprietà fisiche del materiale per creare Crystal Dream Machine un’esperienza immersiva capace di trasportare in un universo onirico e rilassante fatto di luci, suoni e colori generati dai cristalli Swarovski. Quello che bisogna fare è stendersi su una sorta di lettino e rilassarsi. In un mondo sempre più connesso e digitale, questa macchina dimostra come la tecnologia unita alle proprietà naturali, possa influire positivamente sul nostro benessere psico-fisico.
Slanted Tiles, il progetto presentato da Study O Portable s’impegna invece a valorizzare gli oggetti che ci circondano, spesso considerati anonimi e quindi trascurati. Grazie alle tecnologie all’avanguardia utilizzate da Swarovski per tagliare i propri cristalli, il duo olandese-giapponese, ha creato screen ispirati ai colori della natura che ricordano le sfumature del cielo al tramonto, lo scintillìo dei raggi del sole sulla superfice dell’acqua o il verde brillante delle foglie in primavera. Le numerose sfaccettature dei cristalli del colosso austriaco generano dei sorprendenti giochi di luce paragonabili a quelli di un caleidoscopio che, forse risvegliando ricordi d’infanzia, sono in grado di generare un forte impatto emotivo. Yosuke Ushigome, tecnologo giapponese specializzato appunto in tecnologie emergenti, risponde alla domanda posta con un’altra domanda: Can Crystals Interface Us To AI? (“Può il cristallo aiutarci a interfacciarci con l’intelligenza artificiale? Incorporando i complessi device utilizzati negli home assistant alla storica ed elegante forma del cristallo, Ushigome affida a Swarovski un ruolo da mediatore culturale e tecnologico. Sottolineando il valore estetico che può acquisire, il dispositivo di home assistant ottiene una doppia valenza decorativa e funzionale. A Basilea abbiamo incontrato Nadja Swarovski, che ci racconta come, da sempre, sia attenta e vicina ai nuovi talenti.
Sei sempre stata una sostenitrice delle arti. In particolare, come è cominciato il tuo impegno nel mondo del design?
Nadja Swarovski: Swarovski ha una straordinaria tradizione di lavoro con i designer, che risale alla collaborazione del mio trisnonno Daniel con i maestri della haute couture parigina del decennio 1890. Il nostro cristallo è da allora un elemento d’attrazione per tutte le industrie creative, ma è stato il progetto dello Swarovski Palace, che abbiamo lanciato nel 2002, ad aver veramente cementato il nostro rapporto con il mondo dell’architettura e del design. Il nostro obiettivo di fondo era la collaborazione con un’interessante nuova generazione di progettisti per reimmaginare il lampadario del XXI secolo, ma ben presto il progetto si è trasformato in una piattaforma di sperimentazione per alcuni dei più interessanti talenti del mondo, con l’obiettivo di ampliare le frontiere del cristallo.
Che cosa ti attrae di più nel mondo della creatività?
La fusione d’innovazione e capacità artigianale. Il nostro scopo è la collaborazione con progettisti che abbiano la passione della sperimentazione con il cristallo come materiale creativo, ma facciamo sempre molta attenzione a mantenere i livelli più alti di qualità e di competenza artigianale.
Dimmi qualcosa dei progetti che presenti quest’anno a Basilea. Perché li consideri rivoluzionari?
Quest’anno ci concentriamo sul concetto di Smart Living, e ogni designer ha adottato una prospettiva radicale per analizzare il nostro modo di interagire nella casa con la tecnologia. Il lavoro di Yosuke Ushigome è incentrato sulla tecnica e analizza l’integrazione dell’intelligenza artificiale con il cristallo e l’animazione. Da parte sua Frank Kolkman cerca di creare un momento di sosta nella sfera della tecnologia usando il cristallo e la neuroscienza per creare nuove forme di rilassamento con la sua “macchina dei sogni”. Infine Bernadette Deddens e Tetsuo Mukai di Study O Portable, con i loro schermi domestici, vanno anch’essi alla ricerca di un’analoga prospettiva di “casa intelligente”.
Che futuro ha il design? Concordi sull’idea che il design sia un motore di sviluppo e renda probabilmente migliore la società?
È vero che una delle funzioni del design consiste nel favorire il miglioramento della vita qui e oggi, ma credo che abbia anche un ruolo nel mettere alla prova il nostro modo di pensare al futuro. Oggi la nostra attenzione va alla creazione di prodotti che celebrano un lusso consapevole; oggetti belli prodotti in modo responsabile, che ha un’influenza positiva sulle persone e sul pianeta.
Il tuo progetto di Basilea è dedicato ai giovani, ai giovani talenti. Hai un modo particolare per riconoscere il talento?
Lavoriamo continuamente a nuovi modi di scoprire giovani designer e collegarci con loro, in modo istituzionale oppure attraverso iniziative che sosteniamo, destinate ai talenti emergenti e dedicate agli studenti. Sono fiera di affermare che molti dei vincitori degli scorsi anni che sono passati da Designers of the Future hanno anche continuato a collaborare con Swarovski ad altri progetti e ad altri prodotti, e quest’anno a Basilea abbiamo in mostra una suggestiva selezione dei loro lavori.
- Titolo mostra:
- Design Miami/ Basel Designers of the Future 2018
- Designer:
- Frank Kolkman, Study O Portable, Yosuke Ushigome
- Date di apertura:
- 12–17 giugno 2018
- Sede:
- Messe Basel, Hall 1 Süd