“A Place Called Home” realizza le idee dei quattro designer – Jasper Morrison, Patternity, Raw Edges e Studioilse – invitati a creare la propria interpretazione di casa presentando una visione personale di una stanza.
A Place Called Home
Airbnb ha collaborato con il London Design Festival per realizzare a Trafalgar Square un’installazione urbana che esplora il concetto di casa, coinvolgendo quattro studi di design.
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- 22 settembre 2014
- Londra
Le quattro case appaiono simili dall'esterno, anche se ognuna ha una propria identità individuale che suggerisce l’idea sulla base della quale sono stati realizzati gli interni, che vanno da una stanza che si espande e si contrae alla casa di un amante dei piccioni.
Jasper Morrison ha creato una casa divertente per un amante dei piccioni “perché chi altri sceglierebbe di vivere nel bel mezzo di Trafalgar Square?”. Morrison ha usato questo personaggio di fantasia per realizzare un’idea semplice e ordinata degli interni, habitat di una persona che si dedica a piaceri semplici.
Tra i disegni minimali dei mobili di Morrison, è collocato tutto l’armamentario necessario a coltivare questo particolare hobby: oggetti curiosi, ritratti di piccioni e una colombaia montata sulla facciata della casa. Il piccolo edificio è completo di trespoli esterni e casette per gli uccelli.
Raw Edges ha creato un ambiente che ha la capacità di trasformarsi per creare diverse stanze in momenti diversi. Utilizzando un sistema di archiviazione mobile, Raw Edges crea uno spazio che è versatile e sorprendente. Girando una maniglia su uno dei tre pannelli separati, accessibile tramite una veranda, le camere possono essere aperte per rivelare gli spazi interni: camera da letto, soggiorno, cucina e bagno – a seconda delle necessità. Il disegno mostra come, con spazio limitato e un approccio fantasioso, è possibile sfruttare al meglio anche la casa più piccola all’interno di una città densamente popolata.
Un lampadario centrale, unica fonte di luce, è l’emento che caratterizza ogni stanza. Un sistema a fisarmonica fa scomparire il letto e l’amaca quando è necessario fare posto agli altri ambienti. Tra i dettagli divertenti il soffione della doccia che si raddoppia per diventare una mensola per la cucina. Gli elementi decorativi, come la carta da parati e le tende, si trasformano gli uni negli altri da una stanza all’altra.
Ilse Crawford e il suo studio, Studioilse, hanno creato uno spazio che sfida i visitatori a rispondere alle domande su quello che “casa” significa per loro. Facendo riferimento ai rituali domestici quotidiani, Studioilse ha progettato uno spazio che eleva gli aspetti mondani ma confortevoli della vita domestica in un modo giocoso e poetico.
I visitatori sentono una colonna sonora di rumori di fondo, come un bollitore, porte che sbattono, posate che tintinnano e, attraverso le finestre, ne sentono anche l’odore, una fragranza sviluppata appositamente per questo progetto in collaborazione con Azzi Glasser. Due delle pareti mostrano proiezioni cinematografiche di immagini di oggetti per la casa e rituali che si svolgono durante il giorno, che coprono tutte le culture e gli spettri sociali. Sul pavimento c’è una domanda: “Che cosa significa per te a casa?” I visitatori possono rispondere tramite Twitter e condividere le proprie idee.
Patternity ha creato un’installazione di grande impatto visivo ma che, al tempo stesso, scava sotto la superficie del modello per raccontare storie sul mondo che ci circonda.
L’interno della casa è occupato da un trio di caleidoscopi giganti che riflette simbolicamente il mondo che ci circonda attraverso il modello ripetuto. Tagliato attraverso la struttura, ogni caleidoscopio utilizza gli elementi fondamentali della costruzione – cerchi, linee, triangoli e quadrati – per creare un’installazione interattiva con cui il pubblico può giocare.