Pubblicato in origine su Domus 422 / gennaio 1965
Un edificio di Saarinen in ferro, da poco inaugurato
È la sede degli uffici di un'industria di macchine agricole, la John Deere and CO. Una costruzione in ferro in una speciale lega che, senza verniciatura, si autoprotegge con un suo ossido, assumendo col tempo una bellissima patina oscura. Una struttura completamente esposta, e identificata con l'architettura, in un disegno di grande equilibrio. E soprattutto interessante è il modo con cui il grande edificio è stato inserito nel paesaggio, un verde paesaggio collinoso: la costruzione è posta nel centro di un avvallamento, e ciò riduce le sue dimensioni; ma, a sua volta, essa dà al paesaggio una caratteristica e un significato nuovi.
Architettura e paesaggio; l'uno si arricchisce dell'altra per contrasto. Qui Saarinen dimostra ancora una volta la sua intelligenza e intuizione del problema, volta a volta diverso. E la sua sensibilità a materiali e a tecniche costruttive diverse. La sua architettura non è mai né suggerita né soggiogata dal normale uso tecnico o espressivo di una materia – sia calcestruzzo, o ferro, o pietra – pur sapendo fare della materia stessa la protagonista dell'opera; il modo con cui egli ha inserito questa sua architettura nel paesaggio e nella funzione cui era destinata è tale che ora riesce difficile pensare per quel luogo o per quella ditta un edificio diverso.
La sala di esposizione è un corpo a sè: è un grandissimo ambiente alto due piani, circondato da galleria, in cui sono esposte le grandi macchine agricole che la Deere and Co. produce. E qui è anche uno straordinario pezzo unico, composto da Alexander Girard: un pannello lungo cinquantacinque metri e alto due e mezzo, assemblage tridimensionale, che raccoglie duemila documenti della storia "agricola" americana: dall'aratro che John Deere fabbricò nel 1837 ai primi trattori del 1918: il primo evo, coraggioso e patetico, dell'agricoltura americana.
Una struttura completamente esposta, e identificata con l'architettura, in un disegno di grande equilibrio