Pubblicato in origine su Domus 602 / gennaio 1980
Banca Viennese
"Uno smacco per il quartiere", "una gabbia per scimmie", "un edificio super", "un'idea grandiosa", "finalmente qualcosa di diverso" - questi sono alcuni dei commenti che si posson raccogliere nel quartiere (il decimo distretto di Vienna, Favoriten, un distretto popolare) da quando la primavera scorsa si è aperta la nuova filiale della Zentralsparkasse (una grossa banca viennese, con sedi in tutta la città).
Inoltre, la Zentralsparkasse ha voluto manifestare il proprio interesse alla cultura contemporanea non attraverso il consueto acquisto di opere d'arte, ma attraverso un edificio che fosse un vero contributo all'architettura contemporanea. Viene voglia di paragonare l'edificio a un gigantesco insetto corazzato d'acciaio, con gli organi interni percorribili da un livello all'altro.
Si passa davanti a caverne, a balaustre, a fosse, a tubi, a una mano gigantesca (quella dell'architetto stesso), a una cascata d'acqua (in cemento) e così via. Una macchina, una grotta, una scultura? L'angolo retto in questo edificio non esiste.
L'edificio "organico" di Domenig, con elegante aggressività, emerge dalle anonime facciate vicine