Torre Pirelli

La pianta affilata e la copertura orizzontale, staccata dal piano alto, intendono esprimere e concretizzare l’idea fondamentale di finitezza della forma.

La pianta affilata, 70,40 m di larghezza per 18,50 di profondità, e la copertura orizzontale, staccata dal piano alto, intendono esprimere e concretizzare l’idea fondamentale di finitezza della forma.

Alla base della torre, collegati alle fondazioni con due ponti, si trovano l’auditorium, la cui copertura è il piazzale di accesso, e il corpo posteriore con l’ingresso e la mensa per gli impiegati.

Nel progetto della struttura, in calcestruzzo armato, avvenuto con la consulenza di Pier Luigi Nervi e Arturo Danusso, i pilastri centrali si assottigliano verso l’alto, con il diminuire del carico, e contrastano la forza del vento con la rigidezza dei due spigoli triangolari. 

Nella realizzazione, alta 127,10 metri, Ponti lamenta il mancato effetto di verticalità, attenuata dai parapetti delle facciate vetrate e dall’interruzione ad ogni piano (31 in tutto più 2 sotterranei) della fenditura laterale.

Fra i più celebri simboli di Milano, il Grattacielo Pirelli è stato per quasi 80 anni l’edificio più alto della città, superato solo recentemente (2010) dai 161 metri di Palazzo Lombardia, nuova sede della Regione.

Nell’aprile del 2002 un aereo da turismo si schiantò contro il 26° piano del grattacielo. La notizia volò nell’etere e per qualche minuto tutti, memori delle Twin Towers, pensarono a un attentato. Morirono il pilota e due dipendenti della Regione, la struttura esterna dell’edificio subì ingenti danni.

Altre architetture significative di Gio Ponti:

Palazzina (con E. Lancia), 1924-1926, Via Giovanni Randaccio 9
Monumento ai Milanesi caduti in guerra (con E. Lancia, G. Muzio, A. Alpago Novello, T. Buzzi, O. Cabiati), 1927-1929, Largo Fra Agostino Gemelli; Largo Caduti Milanesi per la Patria – Casa ad appartamenti (con E. Lancia), 1928-1930, Via Domenichino 1/3
Casa Marmont (con Studio Ponti-Fornaroli-Soncini), 1933-1935, Via Gustavo Modena 36
Clinica Columbus (con Studio Ponti-Fornaroli-Soncini), 1938-1949, Via Michelangelo Buonarroti 48
Studio e casa Ponti (con Studio Ponti-Fornaroli-Rosselli), 1952 e 1957, Via Giuseppe Dezza 49
Complesso per uffici RAS (con Studio Ponti-Fornaroli-Rosselli e P. Portaluppi), 1956-1962, Via Santa Sofia 18/28/32; Corso Italia 21/27; Via Sant’Eufemia 23
Casa Melandri (con Studio Ponti-Fornaroli-Rosselli), 1957, Viale Lunigiana 14
Chiesa di S. Francesco al Fopponino, 1961-1964, Via Paolo Giovio 41