È un vero e proprio frammento urbano, caratterizzato dalla compresenza di più attività che si riflette anche sull’orientamento dei volumi, legato appunto alla loro destinazione funzionale. Altrettanto peculiare è la flessibilità ottenuta con la distribuzione uniforme degli impianti, l’adozione di solai a sbalzo e di un modulo compositivo di 90 cm.
L’elevata qualità architettonica non compete tanto agli edifici presi singolarmente, quanto alla loro distribuzione sugli spazi sui quali prospettano, descritti nel 1961 da Antonioni in alcune sequenze del film La Notte, spaccato della Milano dei primi anni ’60, immersa nel fervore del boom economico.
Un edificio alto per residenze e uffici, con orientamento est-ovest, scavalca una via interna e apre i soggiorni a sud.
Un altro, di nove piani, perpendicolare al corso e destinato a residence, è decisamente protetto a nord e rivolto a sud. Un corpo stretto per uffici, alto sei piani e completamente vetrato a nord, è collegato a questo di nove piani da un passaggio in quota, mentre una manica bassa definisce l’allineamento su via Rugabella.
Altre architetture significative di Luigi Moretti:
Casa Albergo (con E. Rossi), 1948, Via Camillo Golgi; Via Edoardo Bassini; Via Celeste Clericetti
Casa Albergo (ora Hotel Ibis, con E. Rossi), 1948, Via Camillo Finocchiaro Aprile; Via Lazzaretto