In California vivono più di 171.000 persone senza fissa dimora, circa la metà di tutti gli americani che vivono all’aperto. Una ricerca recentemente presentata dall’Università della California di San Francisco (UCSF) ha il merito di sfatare i tanti miti legati al fenomeno. Ha rivelato ad esempio come il 90% dei senzatetto dello Stato abbia perso l’alloggio proprio in California e il 75% di loro vive ora nella stessa contea in cui è stato ospitato l’ultima volta. Inoltre quasi nove persone su dieci hanno dichiarato che il costo dell’alloggio è il principale ostacolo per uscire dalla condizione di senzatetto.
La pesante crisi economica degli ultimi anni ha costretto una fascia di popolazione sempre più anziana a vivere per strada, e va considerato anche il costo intrinseco del vivere in California, ritenuto lo stato più inaccessibile per quanto riguarda gli alloggi, dove i salari minimi dovrebbero lavorare quasi 90 ore a settimana per potersi permettere un appartamento con una sola camera da letto.
La ricerca della Benioff Homelessness and Housing Initiative dell’UCSF, è basata su un sondaggio rappresentativo di quasi 3.200 persone. Di queste il 41% ha dichiarato di aver sperimentato il primo episodio di senzatetto dopo i 50 anni. Lo studio ha inoltre rilevato che i residenti di colore, pur costituendo il 6% della popolazione generale della California, rappresentano il 26% della popolazione non alloggiata.
Oltre a fornire una base di dati capace di analizzare analiticamente il fenomeno, i ricercatori hanno raccomandato allo Stato di aumentare l’accesso a un alloggio a prezzi accessibili per le persone a bassissimo reddito, e di espandere la prevenzione dei senzatetto attraverso il sostegno finanziario e l’assistenza legale, anche per le persone che escono dalle carceri e dal trattamento delle tossicodipendenze.
Immagine di apertura: Los Angeles, CA, USA. Foto di Levi Meir Clancy su unsplash