L’artista multidisciplinare americana Christine Corday presenta “Sans Titre / Material Phases of Suns” nuovo progetto esposto fino al 21 Novembre 2021 presso Palazzo Mora, a Venezia.

Il progetto fa parte di “Time Space Existence”, mostra organizzata dall’European Cultural Centre in occasione della Biennale di Architettura, e rappresenta un’estensione della collaborazione tra Corday e ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor). ITER sta lavorando alla realizzazione di un “tokamak” in grado di simulare i principi energetici che alimentano il sole.

Il progetto ITER è concepito su scala mondiale e prevede che ciascuno dei 35 paesi partecipanti fabbrichi componenti specializzati per contribuire alla realizzazione della stella terrestre. Con un bullone M30 dal peso di un chilo e forgiato con metalli provenienti ​​da stelle antiche, Corday rappresenta il trentaseiesimo e ultimo partecipante.

“Sans Titre / Material Phases of Suns” segna la continuazione del progetto “Sans Titre”. A Palazzo Mora, una monumentale simulazione minimalista proietta particelle che ruotano in tempo reale alla stessa velocità del Sole, compiendo un giro completo ogni 26 giorni nel corso dei sei mesi della Biennale di Architettura.

La mostra è accompagnata da una piattaforma digitale sulla quale è possibile osservare il bullone d’artista materializzarsi nel corso dei sei mesi.

In merito alla sua opera e alla collaborazione con ITER, Corday spiega: “tutta la materia sulla Terra proviene dallo stesso materiale da cui provengono le stelle, e un tempo non era distinta. [...] Il mio lavoro si interessa a questa qualità condivisa della materia, l'architettura condivisa degli elementi. Tutti i materiali sono testimoni e allo stesso tempo partecipanti inseparabili di una forma che cambia da miliardi di anni. L'universo prende forma come l'argilla nel mio studio; l'universo offre gli strumenti allo scultore e io, come artista, li uso”.