L’emergenza per il coronavirus in Cina ha ormai reso deserte diverse città, con gli abitanti rinchiusi in casa per evitare il rischio del contagio. La prima è stata Wuhan, l’epicentro dell’epidemia, ma sono seguite Pechino, Shanghai, Macao.

Raul Ariano è un fotografo italiano che si concentra principalmente su progetti fotografici in Cina e in Asia. Con questo reportage fotografico ha documentato la vita delle ultime settimane di Shanghai, la seconda città più popolosa della Cina con i suoi 24 milioni di abitanti, città dove tra l’altro lui vive da diversi anni.

Mentre le Borse asiatiche affondato sotto le preoccupazioni della diffusione del virus, Raul ci parla di come la vita sia cambiata nei gesti e abitudini quotidiani: dai controlli di temperatura all’ingresso dei supermercati, in metropolitana e nei ristoranti. È diventato ormai obbligatorio indossare la mascherina per respirare nei luoghi chiusi, regola non scritta indossarla anche per strada.

Il fotografo descrive il lavoro più che reportage come un diario, lo scopo delle foto è rappresentare la stanchezza e l’ansia sul volto delle persone, e da qui anche la scelta di operare principalmente tramite ritratti in primo piano; dall’altra parte però c’è anche la voglia di parlare con questi scatti della determinatezza del popolo cinese a collaborare e superare questa crisi.