6 luoghi d’arte da scoprire nel cuore della Provenza

Ecco l’itinerario perfetto in un pezzo di Francia da sempre legato all’arte, tra musei, collezioni e fondazioni d'arte contemporanea che stanno plasmando l'identità del territorio.

Saranno i campi di lavanda, la pietra calcarea, il blu del Mediterraneo o la particolare luce che accarezza il paesaggio al calar del sole, ma la Provenza è sempre stata un luogo di grande ispirazione per artisti e appassionati d’arte. Prima ha ammaliato Cézanne, Van Gogh, Gauguin e Picasso, e ora continua a esercitare il suo innegabile fascino sugli artisti contemporanei. Il suo segreto? Il connubio tra natura e una proposta espositiva in grado di competere con quella delle grandi capitali europee.

Abbiamo mappato l’attività della zona pensando a un itinerario eterogeneo per guidarvi alla scoperta di musei, fondazioni, parchi d’arte, collezioni private e aziendali aperte al pubblico. Spoiler: Aspettatevi di tutto, fuorché il solito white cube. Che i musei d’arte contemporanea inizino proprio dal loro edificio non è certo una novità. Le architetture d'autore per i musei possono ormai dirsi una tendenza consolidata, a partire dall'iconico Guggenheim di Frank Lloyd Wright, passando per il Centre Pompidou di Renzo Piano e Richard Rogers, la Fondazione Louis Vuitton di Frank O. Gehry a Parigi, fino al Louvre Abu Dhabi firmato Jean Nouvel. Non si tratta solo di edifici, ma di vere e proprie opere d’arte, pensate per contenerne altrettante. Li abbiamo visti diffondersi a macchia d’olio in tutto il mondo già dalla metà del XX secolo. Gradualmente, sono diventati simboli delle più importanti città, inserendosi con carattere nei loro skyline. Hanno trasformato il volto delle periferie, diventando ambasciatori di importanti - e spesso discussi - progetti di riqualificazione. Ora, invece, trovano sempre più spazio nelle zone rurali. Con le campagne incontaminate, i vigneti, i piccoli villaggi e le cittadine tipiche, la Provenza sembra essere il luogo perfetto ed è pronta ad accoglierli.

1. Luma, Arles

LUMA, Arles La Torre, Parc des Ateliers. Courtesy LUMA Arles, Francia

Foto Adrian Deweerdt

LUMA, Arles La Torre, Parc des Ateliers. Courtesy LUMA Arles, Francia

Foto  Iwan Baan

LUMA, Arles La Torre, Parc des Ateliers. Courtesy LUMA Arles, Francia

Foto Iwan Baan

LUMA, Arles Isometric Slides, Carsten Höller - La Torre, Parc des Ateliers, LUMA Arles, Francia

Foto Adrian Deweerdt

LUMA, Arles Danny/ No More Reality, Philippe Parreno- Galleria Sud, La Torre Parc des Ateliers, LUMA Arles, France

Foto Adrian Deweerdt

LUMA, Arles OooOoO, Koo Jeong A - Parc des Ateliers, LUMA Arles, France

Foto Adrian Deweerdt

LUMA, Arles Krauses Gekröse, Franz West - Parc des Ateliers, LUMA Arles, France

Foto Adrian Deweerdt

LUMA, Arles Seven Sliding Doors Corridor (Outdoor Version), Carsten Höller - Parc des Ateliers, LUMA Arles, France

Foto Adrian Deweerdt

Progettata da Frank Gehry, LUMA Arles è un ambizioso progetto culturale che comprende spazi espositivi, studi d’artista e aree per eventi. Collocato nel Parc des Ateliers è la nuova sede di Luma Foundation, fondazione a supporto dell’arte contemporanea della collezionista Maja Hoffman. 110.000 mq totali, con edifici industriali ristrutturali da Annabell Seedorf e una torre in acciaio inox e vetro firmata Frank O. Gehry che è già diventata un nuovo simbolo della città. Al suo interno mostre prodotte in collaborazione con istituzioni di fama internazionale dialogano con le opere permanenti di Carsten Höller, Liam Gillick, Koo Jeong-A e Philippe Parreno.

2. Collection Lambert, Avignone

Collection Lambert, Avignone

Collection Lambert, Avignone Atrium

Collection Lambert, Avignone Atrium

Foto: Berger&Berger

Collection Lambert, Avignone Veduta della mostra “Alchimie de la Rencontre”, 2024

Collection Lambert, Avignone Veduta della mostra “Alchimie de la Rencontre”, 2024. Mirosław Bałka, 2010.

Collection Lambert, Avignone Veduta della mostra  “Monte di Pietà”. Lorraine De Sagazan & Anouk Maugein, 2024

Collection Lambert, Avignone Veduta della mostra "L’antichambre". Adrien Vescovi, 2024

Ospitata in due splendidi hôtels particuliers del XVIII secolo, la Collezione Lambert è una delle raccolte d'arte contemporanea più importanti della regione. Fondata dall'omonimo mercante d'arte Yvon Lambert, comprende l’opera di artisti di fama internazionale come Cy Twombly, Anselm Kiefer, Sol LeWitt, Giulio Paolini, Lawrence Weiner, Nan Goldin, Andres Serrano, Christian Boltanski, Daniel Buren, Douglas Gordon. Al suo interno, i diversi interventi realizzati dagli artisti storicamente legati al gallerista interrompono il percorso delle mostre temporanee creando dialoghi inediti e intergenerazionali.

3. Château La Coste, Le Puy-Sainte-Réparade

Château La Coste, Le Puy-Sainte-Réparade Sistemi di vinificazione progettati da Jean Nouvel

Foto Richard Haughton

Château La Coste, Le Puy-Sainte-Réparade Sistemi di vinificazione progettati da Jean Nouvel

Foto Richard Haughton

Château La Coste, Le Puy-Sainte-Réparade Veduta del Tadao Ando Art Centre progettato da Tadao Ando

Foto Richard Haughton

Château La Coste, Le Puy-Sainte-Réparade Veduta interna di Tadao Ando restaurant progettato da Tadao Ando 

Foto Richard Haughton

Château La Coste, Le Puy-Sainte-Réparade Veduta interna di Frank O. Gehry, "Pavillon de la Musique", 2008. ©Gehry Partners

Foto Andrew Pattman

Château La Coste, Le Puy-Sainte-Réparade Louise Bourgeois, "Crouching Spider", 2003

Foto Andrew Pattman

Château La Coste, Le Puy-Sainte-Réparade Tom Shannon, "Drop", 2009

Foto Andrew Pattman

Un vigneto che è anche un museo a cielo aperto, è così che il parco d’arte di Château La Coste riassume perfettamente l'anima della Provenza contemporanea. Un percorso immerso nelle vigne che include opere di artisti e architetti di fama mondiale tra cui Tadao Ando, Louise Bourgeois e Alexander Calder. Un progetto in fieri che cresce rigoglioso al pari della natura circostante: nel 2017 il padiglione espositivo progettato da Renzo Piano si è aggiunto al progetto per accogliere mostre di fotografia, mentre più di recente, nel 2022 ha inaugurato il nuovo spazio dell'Auditorium, progettato da Oscar Niemeyer.

4. Carré d’Art, Nîmes

Carré d’Art, Nîmes

Foto David Huguenin

Carré d’Art, Nîmes

Foto David Huguenin

Carré d’Art, Nîmes

Foto Serge Gal

Carré d’Art, Nîmes

Foto David Huguenin

Carré d’Art, Nîmes Veduta dell'installazione "Spectrum. An Afterthought", Aleksandra Kasuba, 1975–2014.

Foto Antanas Lukšėnas   

Carré d’Art, Nîmes Veduta della collezione

Foto Cedrick Eymenier

Carré d’Art, Nîmes Veduta della collezione. Courtesy Wolfgang Tillmans

Foto Cedrick Eymenier

A Nîmes, proprio di fronte a quello che si dice essere uno dei templi romani ad oggi meglio conservati, c’è un museo d’arte contemporanea progettato da Norman Foster.  Carré d’Art ospita una ricca collezione permanente organizzata per movimenti: dal Nuovo Realismo all'Arte povera, fino alla pittura tedesca di di Gerhard Richter, Sigmar Polke e Albert Oehlen. Il centro organizza mostre temporanee di grande rilievo che nel tempo hanno permesso alla collezione di ampliarsi includendo l'opera sia di artisti francesi come Sophie Calle, Annette Messager e Suzanne Lafont che stranieri come Walid Raad, Ryan Gander, Georg Baselitz e Taryn Simon.

5. Villa Carmignac - Fondation Carmignac, Porquerolles

Villa Carmignac - Fondazione Carmignac Isola di Porquerolles 

Foto Johan Glorennec © Fondation Carmignac

Villa Carmignac - Fondazione Carmignac Isola di Porquerolles 

Foto Camille Moirenc © Fondation Carmignac

Villa Carmignac - Fondazione Carmignac Isola di Porquerolles 

Foto Luc Boégly  © Fondation Carmignac

Villa Carmignac - Fondazione Carmignac - Veduta della mostra “The Infinite Woman” SANDRO BOTTICELLI La Vierge à la Grenade, v. 1487. Collezione Carmignac
MARY BETH EDELSON. Selected Wall Collages, 1972-2011. Courtesy David Lewis Gallery, New York e Estate of Mary Beth Edelson 

Foto Nicolas Brasseur  © Fondation Carmignac

Villa Carmignac - Fondazione Carmignac - Veduta della mostra “The Infinite Woman” LOUISE BOURGEOIS, Spider (Araignée). Paris Musées / Musée d’Art moderne © Louise Bourgeois, ADAGP, Paris, 2024
FRANCE-LISE McGURN, I’m at that party right now, 2024. Commissionato da Fondation Carmignac 

Foto Thibaut Chapotot © Fondation Carmignac

Villa Carmignac - Fondazione Carmignac Jeppe Hein, Path of Emotions, 2018 

Foto Marc Domage  © Jeppe Hein, Fondation Carmignac  

Villa Carmignac - Fondazione Carmignac Nils-Udo, La couvée, 2018 

Foto Nils-Udo © Fondation Carmignac

Villa Carmignac - Fondazione Carmignac Jaume Plensa, Les trois Alchimistes, 2018 

Foto Marc Domage. © Fondation Carmignac – © Adagp, Paris, 2021 

Ricordate della fattoria di “Pierrot le Fou” di Jean-Luc Godard?
Nel 2018 ha riaperto al pubblico dopo una lunga ristrutturazione con il nome di Villa Carmignac. Situata a Porquerolles, la più grande delle isole davanti a Giens, a sud di Hyères, la villa è diventata un vero e proprio gioiello per gli amanti dell’arte contemporanea e dell'architettura. I suoi spazi espositivi si affacciano su terrazze, giardini, vigneti, includono un parco di sculture e gallerie sotterranee illuminate da un soffitto ad acqua. Il centro ospita la collezione privata dell'imprenditore francese Édouard Carmignac e organizza mostre temporanee concepite di volta in volta in dialogo con un curatore ospite.

6. Fondazione Vasarely, Aix-en-Provence

Fondazione Vasarely, Aix-en-Provence Veduta esterna della Fondazione

Fondazione Vasarely, Aix-en-Provence Veduta esterna della Fondazione

Fondazione Vasarely, Aix-en-Provence Veduta esterna della Fondazione

Fondazione Vasarely, Aix-en-Provence Veduta della collezione esposta all'interno della Fondazione

Fondazione Vasarely, Aix-en-Provence Veduta della collezione esposta all'interno della Fondazione

Fondazione Vasarely, Aix-en-Provence Veduta della collezione esposta all'interno della Fondazione

Fondazione Vasarely, Aix-en-Provence Veduta della collezione esposta all'interno della Fondazione

Se è vero che a sud della Francia esiste un legame unico fra luce e paesaggio, osservare l'edificio della Fondazione Vasarely al tramonto è il miglior posto per apprezzarlo. Progettata dallo stesso Victor Vasarely come un'opera d'arte dove esporre e valorizzare il suo lascito, la struttura riflette il paesaggio circostante assorbendone i colori, cambiando via via il suo aspetto con le ore del giorno.
Un vero e proprio portale, pensato dall’artista per iniziare lo spettatore alla scoperta di quel suo mondo caratterizzato da forme geometriche e colori vibranti. 

Immagine di apertura: Luma, Arles. Foto Adrian Deweerdt