È stato annunciato come un “rinnovo totale”, quello che interesserà il Centre Georges Pompidou di Parigi a partire dal 2023, costringendo il museo a chiudere le sue porte ai visitatori per oltre tre anni. Una decisione drastica ma necessaria per il visionario edificio, inaugurato nel 1977 su progetto degli architetti Renzo Piano, Richard Rogers e Gianfranco Franchini, che nei decenni ha costituito una delle mete primarie d’arte del turismo internazionale, sede della più grande collezione d’arte moderna d’Europa.
Parigi, il Centre Pompidou chiuso almeno tre anni per riqualificazione
L’intervento inizierà nel 2023 e prevede l’ammodernamento degli impianti di aerazione e riscaldamento, la rimozione di alcuni elementi in amianto e la messa in sicurezza di tutti i componenti.
View Article details
- Giulia Ronchi
- 29 gennaio 2021
Il Beaubourg venne concepito con l’intento rivoluzionario di dar vita a un “museo anti élite”, caratterizzato dalla totale apertura alla città simboleggiata da quei tubi verdi, gialli e bianchi a vista e dalla scala mobile in primo piano sulla facciata. Tuttavia, la sua struttura reca ora visibili segni del tempo: tra i lavori strutturali, quindi, sono previsti la totale rimozione dell'amianto e una ristrutturazione integrale per adeguare l'edificio ai parametri di sicurezza e accessibilità, per un costo di 200 milioni di euro circa. La riapertura del Pompidou avverrà quindi nel 2027, in tempo per celebrarne a dovere i 50 anni di storia. Un intervento mirato, “affinché il Centro Pompidou resti sempre questo progetto visionario, utopico e senza equivalenti nel mondo”, secondo le parole del Presidente Serge Lasvignes. Durante il periodo di chiusura, fanno sapere gli organizzatori, le attività culturali proseguiranno in diverse forme. Rimarrà accessibile la Bibliothèque publique d’information (Bpi) che sarà trasferita in una sede temporanea di Parigi per garantire la continuità del servizio.
Immagine di apertura: Renzo Piano, Richard Rogers e Gianfranco Franchini, Centre Georges Pompidou, Parigi, Francia, 1977. Foto Katsuhisa Kida, courtesy rshp.