È invece una novità la risposta data a questa "carenza strutturale" da un'iniziativa ospitata dal ristorante Il Carpaccio, in via Lazzaro Palazzi al 19, zona Porta Venezia. Interpretando la richiesta di una "vetrina per l'arte" alla lettera, con ironia ma anche con spirito d'intraprendenza e senso pratico, ha offerto una delle sue vetrine a giovani artisti emergenti—ma in futuro saranno coinvolti anche designer, scrittori e creativi—, che si alterneranno ogni quindici giorni esponendo i propri lavori nella massima libertà, scegliendo cosa e come esporlo, ma solo all'interno di questa particolare bacheca. Dopo aver esaudito la propria curiosità, gli avventori del mondo dell'arte potranno poi passare dalla strada alle sale del Carpaccio, e approfittare del menù "per artisti" ideato per l'occasione, a 25 euro.
La formula del Crepaccio punta tutto sull’estemporaneità, sulla velocità e sulla facilità di fruizione: un artista espone un solo intervento (non in vendita) in una piccolo spazio visibile solo dalla strada per dieci giorni, senza che la visita alla mostra comporti il pagamento di biglietto