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Wassily Kandinsky
1896: Kandinsky lascia Mosca e va a Monaco per studiare arte
1921: Kandinsky entra nel Bauhaus di Weimar
Tra queste due date uno dei maggiori artisti russi compie la propria formazione stilistica, che lo porterà a realizzazioni e teorizzazioni tra le più rivoluzionarie delle Avanguardie.
La mostra, inaugurata alla Fondazione Mazzotta di Milano, ricostruisce il percorso tracciato in quegli anni, da cui esce un autore sempre in bilico tra cultura religiosa e popolare russa e slancio verso un nuovo modo di fare arte. L’analisi viene condotta su tre piani: le influenze della tradizione, le opere dei contemporanei, l’evoluzione di Kandinsky.
In tre sale, distinte secondo i temi, sono raccolte oltre 90 opere provenienti da musei e collezioni russe; icone e stampe popolari, lavori di autori come Malevic e Rodchenko, fino alle opere di Kandinsky: incisioni, dipinti e disegni che vanno dall’espressionismo e fauvismo dei primi anni, per arrivare alle sperimentazioni astratte.
Tra queste spicca la “Composizione VII” del 1913, culmine delle sue ricerche, dalle vicende realizzative articolate e complesse, ricostruite attraverso disegni e bozzetti preparatori.
Fondazione Antonio Mazzotta
Milano, Foro Buonaparte 50
Info: tel. +39-02-878197 fax +39-02-8693046 e-mail: mazzotta@iol.it
Fino al 10 giugno
Tutti i giorni escluso lunedì