Non è facile comprimere in poco spazio narrativo la statura di Tadao Ando (Osaka, Giappone 1941), progettista che, con il suo lessico anti-convenzionalmente “sottovoce”, lontano dal clamore, resta al centro della scena architettonica internazionale da decenni. Un lessico che affonda le radici tanto nelle tradizioni culturali del Giappone quanto nel moderno internazionale, alla ricerca di un archetipo spaziale di geometrie pure e scarnificate, di composizioni silenziose e introverse, dove la luce e l’acqua sono materiali di progettazione al pari del cemento armato e del vetro, e dove i contrasti tra luce e ombra, pieno e vuoto, astratto e materico disegnano spazi potentemente evocativi.

Dalle prime case unifamiliari degli anni 70, passando poi a programmi e progetti più ampi e complessi come chiese, gallerie e musei negli anni 80 e fino ad oggi, la ricerca spaziale di Ando ha conservato i propri elementi poetici distintivi declinandoli ogni volta con sensibilità e precisione, rendendo la sua opera tra le più riconoscibili e ammirate globalmente, come attesta il premio Pritzker ricevuto nel 1995. Nel 2021, Tadao Ando è stato Guest Editor di Domus.
Domus ha selezionato cinque opere che sintetizzano una poetica profondamente riconoscibile e coerente nei decenni, indipendentemente dal contesto e dalla scala: dalle prime “minute” realizzazioni (Chiesa della Luce), a quelle di scala vasta (Rokko Housing, Collina del Buddha), alle opere in dialogo con il contesto storico (Punta della Dogana) e contemporaneo (Museo di Arte Moderna di Fort Worth).

Il design al servizio dell’acqua
Grazie al connubio tra design minimalista e innovazione, le soluzioni W-Smart e W-Touch di Rubinetterie Treemme rappresentano l’avanguardia nel settore, offrendo un controllo preciso e intuitivo dell’acqua.