Il Đạo Mẫu Museum nasce come luogo per celebrare il culto delle Dee Madri, radicato nella cultura popolare vietnamita, nonché patrimonio immateriale dell’Umanità per l’Unesco.
Sviluppato su circa 5000 mq, il progetto mette in relazione architettura e natura, dove la prima perimetra in maniera quasi sacrale la vegetazione.
L’intervento è caratterizzato dall’utilizzo di tegole in argilla provenienti da centinaia di abitazioni: raccolte dal proprietario del sito, le tegole provengono dai resti del fenomeno di urbanizzazione attorno all’area di progetto. Un fenomeno che ha spesso decretato la distruzione dei tessuti rurali esistenti, portando i nuovi edifici ad utilizzare materiali moderni e ritenuti più durevoli; ma anche un fenomeno da cui è nata la volontà dei progettisti di riutilizzare il materiale antico, per una forma di architettura capace di conciliare la tradizione locale – nei suoi materiali e valori intrinseci – con la contemporaneità delle forme.
La materia diventa così elemento di continuità, capace di strutturare un progetto che è espressione di una cultura materiale e simbolica. L’idea di utilizzare le tegole, infine, muove dall’esperienza di un ricordo dei progettisti di ARB Architects. Infatti, questi elementi richiamano alla memoria la “sensazione di sacralità che si respirava attraverso il fumo dell'incenso, attraverso la luce pomeridiana che penetrava profondamente negli interni dei tetti di tegole dei templi.”
Così ogni parte di questo intervento è ricoperto da sottili elementi in argilla, che fanno vibrare ogni volume, torre e setto, quando, colpiti dalla luce o dalla pioggia, si colorano e si fondono con il paesaggio vegetale.