Risultato di una ricerca condotta da studenti e ricercatori del Master in Advanced Ecological Buildings and Biocities dell’Institute for Advanced Architecture of Catalonia (Iaac), questo piccolo manufatto si inserisce all’interno del bosco più esteso nell’area montana della città di Barcellona.

Denominata Flora, acronimo per “Forest Lab for Observational Research and Analysis”, l’architettura nasce da uno studio approfondito della biodiversità locale, e dalla possibilità di utilizzare materiali a locali a chilometro zero. Infatti, la torre d’osservazione è quasi interamente costruita in Clt, cross-laminated timber, ottenuto da alberi locali, tagliati per la periodica manutenzione del bosco e poi processati in situ.

Il manufatto si compone così di una cabina sospesa su quattro pilastri lignei, posta a ridosso di un pendio e raggiungibile attraverso una passerella sospesa che avvolge l’abitacolo stesso. Questo permette alla torre d’osservazione di inserirsi nella foresta e al contempo di sollevarsi in maniera leggera dal terreno.
Coperta da pannelli di sughero che la differenziano dalla struttura portante dell’architettura, alla cabina è poi avvolta da una rete bianca, disegnata digitalmente e tessuta a mano, che genera uno spazio virtuale tra l’architettura e la foresta. Questa, nel tempo, si prevede possa diventare appiglio per la crescita di ulteriore vegetazione rinforzando il camouflage dell’opera.

Il progetto è pensato per poter ospitare un ricercatore per un breve periodo di tempo, così da studiare la biodiversità locale e gli effetti della crisi climatica sul territorio. Una cabina sulla foresta, una torre d’avvistamento per birdwatching, e insieme un piccolo rifugio per lo studio. Flora si dichiara come un prototipo ecologico che si immerge nella natura e con essa intreccia non solo la sua funzione ma anche la sua matericità ed essenza.