L’atmosfera sembra quella che Luigi Ghirri catturava nella campagna emiliana negli anni ’70. Invece siamo in alta Brianza, ai piedi delle colline di Montevecchia. In questo contesto, i fratelli Francesco e Paolo Manzoni, fondatori nel 2018 dello studio a25architetti, si occupano della ristrutturazione e valorizzazione del Rifugio del Gelso, un piccolo fabbricato agricolo a servizio dei terreni circostanti.
Se agli inizi del ‘900 gli alberi di gelso insieme ai vitigni e alla produzione della seta erano le colture che caratterizzavano il paesaggio collinare, oggi i terreni vengono impiegati per altre attività come prati da sfalcio, pascolo e coltivazioni a mais; di alberi di gelso ne sono rimasti ben pochi e uno di questi si trova proprio di fronte al Rifugio.
Il proprietario del casale ha scelto di trasformare il rifugio in un insolito luogo di incontro per sé e gli abitanti della zona. Da qui l’interpretazione degli architetti che lo hanno ripensato e arredato, facendolo diventare un luogo speciale, accogliente, e un po’ segreto.
Negli ultimi cinquant’anni l’edificio era stato utilizzato come fienile e ricovero per attrezzi, adattato e rimaneggiato nel tempo secondo le necessità. Togliendo lo strato superficiale degli interventi si è andata a mettere a nudo la struttura del casale originale, in cemento “magro”. I materiali aggiunti sono lasciati grezzi, semplici ed autentici. Mattoni in cemento per i tamponamenti della parte superiore, legno di abete per il tetto, coppi in laterizio e lamiera grezza per i canali e i pluviali.
La porta d’ingresso preesistente in lamiera è stata verniciata in color ottone, a sottolineare il valore prezioso di questo piccolo Rifugio, raccontano i progettisti. Varcando la soglia si accede al rifugio arredato con un piccolo tavolo e delle sedie intorno ad esso. Il piano viene mantenuto completamente cieco ad eccezione di una grande finestra a incorniciare il paesaggio circostante. Il piano superiore è invece utilizzato come ricovero attrezzi e deposito di balle di fieno già essiccate (motivo per cui non è stato necessario un tamponamento interamente aperto).
Gli antichi paramenti murari dei grigliati a croce utilizzati nei vecchi fienili vengono qui reinterpretati. L'uso del mattone che fuoriesce genera una superficie in movimento che vibra con la luce e che si fa parte del rarefatto paesaggio circostante.
- Progetto:
- Il Rifugio del Gelso
- Programma:
- Rifugio Agricolo
- Architetti:
- a25architett
- Strutture:
- Ing.Stefanoni Christian
- Luogo:
- Montevecchia, Alta Brianza
- Completamento:
- 2021
- Superficie lotto:
- 3.000 mq
- Superficie costruita:
- 60 mq