“Devi dormire con gli occhi aperti, devi sognare con le mani...devi sognare ad alta voce, devi cantare fino a quando la canzone prende radici, tronchi, rami, rami, uccelli, stelle...” Così Octavio Paz, poeta e premio Nobel messicano, cantava dell’amore per la vita e per la natura con l’entusiasmo di chi trasforma i sogni in un fare concreto, fortemente ancorato alla terra. Parole che sembrano riferirsi indirettamente a Casa Cova, opera dello studio anonimous, che incarna una vera e propria poesia nutrita di terra e d’acqua.
L’edificio situato a Puerto Escondido si trova tra l’Oceano Pacifico e la catena montuosa di Oaxaca, a soli 70 m dalla costa, e ospita una casa vacanze per due famiglie. Le esigenze funzionali di indipendenza dei nuclei famigliari hanno imposto un impianto planivolumetrico articolato in due distinti complessi che ospitano gli ambienti privati, collegati da un corpo centrale che comprende gli ingressi principali all’abitazione e le aree ricreative comuni.
Lo spazio centrale comunitario è caratterizzato da alti soffitti ed è sormontato da un’enorme palapa, termine di origine Maya che significa “foglia polposa” e che indica tradizionalmente una dimora senza pareti, con tetto di paglia. La scelta di questo elemento architettonico, ampiamente diffuso in Messico, nasce dall’esigenza di creare un ambiente climaticamente controllato rispetto alle alte temperature locali, grazie all’utilizzo delle foglie di palma essiccate che raffreddano l’aria e al sistema costruttivo che favorisce l’uscita del calore attraverso la parte superiore della struttura. Le pareti in calcestruzzo traforate, poi, favoriscono ulteriormente la ventilazione naturale, creando anche intensi effetti di chiaroscuri nel corso della giornata.
I due bracci laterali, delimitati da pareti in calcestruzzo, ospitano ciascuno tre ambienti – una master suite e due camere con servizi privati – collegati tra loro da una serie di cortili aperti che facilitano la ventilazione naturale incrociata e da cui si aprono affacci verso l’oceano, il volume principale e lo specchio d’acqua della piscina centrale che dialoga con il mare a pochi metri.
La scelta di materiali costruttivi naturali intende marcare un forte legame con le tradizioni locali in un ottica di sostenibilità, minimo impatto ambientale e ridotta manutenzione: così sono stati utilizzati il calcestruzzo a vista per pareti e finiture – materiale resistente al calore ed alla salinità del luogo – e legno di Parota per la falegnameria. La vegetazione spontanea nelle aree cortilive e negli spazi verdi contribuisce all’inserimento armonioso dell’edificio nel contesto, agevolandoil benessere microclimatico.
Un’architettura che, interpretando in modo empatico il genius loci, pare essere sempre stata in quel contesto e che, nei suoi volumi, negli alti soffitti e nel dedalo di percorsi e patii, sembra evocare con un linguaggio contemporaneo le poderose rovine archeologiche di Mitla, poco lontane.
- Progetto:
- Casa Cova
- Studio :
- anonimous
- Architetti:
- Alfonso Jimenez, Bárbara Trujillo
- Luogo:
- Puerto Escondido, Oaxaca, Messico
- Programma:
- Abitazione
- Completamento:
- 2019
- Area del lotto:
- 3.500mq
- Area costruita:
- 1.287mq
- In collaborazione con:
- : Mónica Ochoa, Francisco Martínez, Ana Cristina Fernández, Lucrecia Brero, Joaquín Ríos & María Luisa Guzmán
- Costruzione:
- Jaun Carlos Stefanoni
- Developer:
- Asari