Un omaggio a Chrisian Kieckens, che ha recentemente contribuito al numero 1046 di Domus, marzo 2020. Il testo di Marc Dubois, storico dell’architettura e amico di Kieckens, è accompagnato da una selezione di immagini e testi di amici, colleghi e studenti, che dipingono un ritratto intimo dell’architetto.
Grazie a Andreas Kofler, Christoph Grafe, Gennaro Postiglione, Graeme Brooker, Job Floris, Kuehn Malvezzi, Lorenzo Bini, Mathieu Wellner, Néstor Montenegro, Raf Geysen, Roberto Cremascoli, Spyridon Kaprinis e Tony Fretton.
Bruxelles, 24 gennaio, 1951 – 11 maggio, 2020
Si è laureato in architettura a Sint Lucas Ghent (1974) e nel 1981 ha ricevuto il premio Godecharle, che ha utilizzato per studiare l’architettura barocca a Roma e Praga. Negli anni Ottanta è stato il motore del S/AM (Stichting Architektuurmuseum) di Gand con mostre, pubblicazioni e una rivista, per dare una piattaforma alla nuova generazione di giovani architetti.
Nel 1991 ha co-creato la mostra “Architetti della Fiandra” alla Biennale di Venezia, ne ha progettato anche scenografia e catalogo. Questa presentazione è stato l’inizio di un interesse internazionale per l’architettura nelle Fiandre e in Belgio.
Negli anni Novanta, si è concentrato sull’ampliamento del proprio ufficio. Nel 1994, un progetto a Gand è stato pubblicato su Domus (marzo 1994, n. 758), con un testo di Rik Nys. Insieme ad Andrea Branzi, ha dato il via alla Biennale Interieur Kortrijk nel 1994, 1996 e 1998, un concetto spaziale completamente nuovo. Il suo libro “Search – Think – Build” del 2001 (Ludion) offre uno spaccato del suo modo di pensare.
Il suo ultimo grande lavoro è stato il crematorio di Zemst (2011-2015), dove un grande lucernario organizza lo spazio centrale, un riferimento al tema della luce nel Pantheon.
Christian Kieckens è lodato per la sua grande versatilità e per il suo contributo alla cultura architettonica con i suoi scritti, le sue traduzioni e le sue conferenze. È stato anche un apprezzato insegnante presso Sint Lucas di Bruxelles, l’Università di Anversa, la AA School London, la Eindhoven University of Technology e l’Accademia di Maastricht.
Ha ricevuto una mostra retrospettiva al deSingel di Anversa nel 1997 e nel 2017. Ha donato il suo archivio al VAI/Istituto di architettura delle Fiandre.