Questo maggio, al Vitra Campus di Weil am Rhein, a due passi da Basilea oltre il confine tedesco, dopo un processo durato ben oltre un ventennio, è stata inaugurata la sede permanente dell’Archivio Luis Barragán (1902-1988). Si trova nell’edificio progettato da Dieter Thiel di fianco al più celebre Schaudepot di Herzog & DeMeuron.
Sin dal 1996, l’archivio era stato gestito dalla Fondazione Barragán con sede nella vicina cittadina svizzera di Birsfelden, ma la carenza di uno spazio adeguato ne aveva largamente impedito l’accesso e la fruizione.
Grazie alla partnership con il Vitra Design Museum, le testimonianze del più importante architetto messicano del XX Secolo sono oggi a disposizione di appassionati e studiosi: quasi 30.000 pezzi tra schizzi e disegni, materiale fotografico, mobili, oggetti, documenti e carteggi personali e professionali.
La direttrice della fondazione è l’italiana Federica Zanco, un passato anche nella redazione di Domus: “Si tratta di un progetto al quale ho dedicato una porzione importante della mia vita e d’altronde questa vicenda ha più o meno l’età dei miei figli. Ci sono state polemiche legate alla scarsa fruibilità dell’archivio e io stessa ho ricevuto diverse critiche a riguardo. La verità è che il materiale aveva bisogno di uno spazio adeguato per essere organizzato e archiviato in maniera coerente, oltre che tempo e personale necessario per un’operazione di catalogazione complessa e articolata.”
L’archivio è organizzato come una galleria tematica che vedrà documenti e altri materiali esposti a rotazione continua. “Tutto ciò che non è in mostra potrà essere consultato su richiesta”, continua Federica Zanco, “così come potrà essere visitata la sala studio nella quale abbiamo spostato l’intera biblioteca della fondazione, ricca di tutte e pubblicazioni su Barragán a partire dagli Anni Venti del ’900.
Il legame con Domus non finisce con la direttrice. Tra la corrispondenza dell’architetto – oltre agli scambi epistolari con LeCorbusier, Philip Johnson e De Chirico – ci sono anche diverse lettere con Gio Ponti, che tra i primissimi lo aveva pubblicato nel 1935 su Domus, e che rimase amico dell’architetto messicano fino alla morte.
Uno scorcio dell'allestimento con, al centro, il modello di uno ziggurat, 1985
© Vitra Design Museum, photo: Mark Niedermann © VG Bild-Kunst, Bonn 2022
La sala principale dell'Archivio Barragán
© Vitra Design Museum, photo: Mark Niedermann © VG Bild-Kunst, Bonn 2022
Luis Barragán fotografato nel 1963 da Ursula Bernath
Courtesy Barragan Foundation, Photo: Ursula Bernath
Una scultura ippica su disegno di Luis Barragán
© Vitra Design Museum, photo: Mark Niedermann © VG Bild-Kunst, Bonn 2022
Luis Barragán, disegno prospettico non datato dell'Edificio per appartamenti di Lorenzo Garza (Città del Messico, 1939-1940), proveniente dai fondi dell'Archivio Barragán (fotocopia successiva di una stampa cianografica)
© Barragan Foundation / VG Bild-Kunst, Bonn 2022
Jardines del Pedregal, Città del Messico (Luis Barragán, 1945–1952): plaza de las Fuentes fotografata da Armando Salas Portugal , c. 1951
© Barragan Foundation / VG Bild-Kunst, Bonn 2022
Interno dello studio di Luis Barragán al 12 di Calle Francisco Ramírez (Città del Messico, 1948), foto di Armando Salas Portugal, primi Anni '50
© Barragan Foundation / VG Bild-Kunst, Bonn 2022
Progetto per il Parque Azteca a Città del Messico, 1954 (non realizzato)
© Barragan Foundation / VG Bild-Kunst, Bonn 2022
Luis Barragán, Las Arboledas, Atizapán de Zaragoza (Grande Città del Messico), 1957–1962. Rendering di uno svincolo espresso
© Barragan Foundation / VG Bild-Kunst, Bonn 2022
Planimetria non datata in preparazione della pubblicazione di Casa Barragán al 14 di Calle Francisco Ramirez (Città del Messico, 1948)
© Barragan Foundation / VG BildKunst, Bonn 2022
Terrazza sul tetto di casa Barragán al 14 di Calle Francisco Ramírez (Città del Messico, 1948). Foto scattata da Armando Salas Portugal negli Anni '60
© Barragan Foundation / VG Bild-Kunst, Bonn 2022
Luis Barragán e Mathias Goeritz, Torres de Satélite, Naucalpan de Juárez (Grande Città del Messico), 1957. La foto è stata scattata da Armando Salas Portugal a fine Anni '60
© Barragan Foundation / VG Bild-Kunst, Bonn 2022
Luis Barragán and Andrés Casillas, Cuadra San Cristóbal, Los Clubes, Atizapán de Zaragoza (Grande Città del Messico), 1966–1968. La fontana del cortile è fotografata da Armando Salas Portugal
© Barragan Foundation / VG Bild-Kunst, Bonn 2022
Uno scorcio dell'allestimento con, al centro, il modello di uno ziggurat, 1985
© Vitra Design Museum, photo: Mark Niedermann © VG Bild-Kunst, Bonn 2022
La sala principale dell'Archivio Barragán
© Vitra Design Museum, photo: Mark Niedermann © VG Bild-Kunst, Bonn 2022
Luis Barragán fotografato nel 1963 da Ursula Bernath
Courtesy Barragan Foundation, Photo: Ursula Bernath
Una scultura ippica su disegno di Luis Barragán
© Vitra Design Museum, photo: Mark Niedermann © VG Bild-Kunst, Bonn 2022
Luis Barragán, disegno prospettico non datato dell'Edificio per appartamenti di Lorenzo Garza (Città del Messico, 1939-1940), proveniente dai fondi dell'Archivio Barragán (fotocopia successiva di una stampa cianografica)
© Barragan Foundation / VG Bild-Kunst, Bonn 2022
Jardines del Pedregal, Città del Messico (Luis Barragán, 1945–1952): plaza de las Fuentes fotografata da Armando Salas Portugal , c. 1951
© Barragan Foundation / VG Bild-Kunst, Bonn 2022
Interno dello studio di Luis Barragán al 12 di Calle Francisco Ramírez (Città del Messico, 1948), foto di Armando Salas Portugal, primi Anni '50
© Barragan Foundation / VG Bild-Kunst, Bonn 2022
Progetto per il Parque Azteca a Città del Messico, 1954 (non realizzato)
© Barragan Foundation / VG Bild-Kunst, Bonn 2022
Luis Barragán, Las Arboledas, Atizapán de Zaragoza (Grande Città del Messico), 1957–1962. Rendering di uno svincolo espresso
© Barragan Foundation / VG Bild-Kunst, Bonn 2022
Planimetria non datata in preparazione della pubblicazione di Casa Barragán al 14 di Calle Francisco Ramirez (Città del Messico, 1948)
© Barragan Foundation / VG BildKunst, Bonn 2022
Terrazza sul tetto di casa Barragán al 14 di Calle Francisco Ramírez (Città del Messico, 1948). Foto scattata da Armando Salas Portugal negli Anni '60
© Barragan Foundation / VG Bild-Kunst, Bonn 2022
Luis Barragán e Mathias Goeritz, Torres de Satélite, Naucalpan de Juárez (Grande Città del Messico), 1957. La foto è stata scattata da Armando Salas Portugal a fine Anni '60
© Barragan Foundation / VG Bild-Kunst, Bonn 2022
Luis Barragán and Andrés Casillas, Cuadra San Cristóbal, Los Clubes, Atizapán de Zaragoza (Grande Città del Messico), 1966–1968. La fontana del cortile è fotografata da Armando Salas Portugal
© Barragan Foundation / VG Bild-Kunst, Bonn 2022
Non si tratta della prima collaborazione tra Vitra e la Fondazione Barragán. Risale infatti al 2000 la mostra itinerante “Luis Barragán: The Quiet Revolution” che, dopo il debutto a Weil am Rhein, aveva girato il mondo terminando il proprio iter a Città del Messico.