Come cambia l’architettura in era post-covid? In questi mesi abbiamo immaginato e discusso su come la pandemia ha impattato e potrà cambiare il modo in cui sono progettati gli spazi urbani e domestici.
Ad alimentare questo dibattito – per ora in gran parte teorico – troviamo a Tokyo un interessante caso studio, progettato YSLA Architects e completato di recente. Lighthouse Tokyo è un edificio alto, pensato inizialmente come un hotel ma che, a causa del blocco totale del turismo in Giappone, è stato rapidamente adattato a edificio residenziale.
Questa trasformazione repentina è resa possibile dall’idea originale dello studio di Tokyo: i nove livelli della torre sono grandi spazi indivisi e flessibili, che all’occorrenza possono essere compartimentati con tendaggi o divisori leggeri. Per gerarchizzare gli ambienti, YSLA Architects reinterpreta la cultura abitativa giapponese in chiave contemporanea. Al centro di ogni piano ogni piano si trova infatti il Doma, un ambito di ingresso e socializzazione che è possibile trovare nelle case tradizionali, a cui gli ospiti possono accedere con le scarpe. Attorno a questo spazio si trova invece una piattaforma rialzata di legno con la “zona notte”, o meglio con delle zone separabili in cui possono si dispongono i futon per dormire.
Altra peculiarità di Lighthouse Tokyo la troviamo al piano terra, che è stato adibito a spazio di coworking, in cui residenti e vicini – smart worker e freelence – possono stare durante tutto il giorno. La facciata, scandita da aperture quadrate e regolari, sembra sollevarsi su un angolo, per invitare i passanti a entrare e creare una connessione visiva diretta tra interno ed esterno.
- Progetto:
- Lighthouse Tokyo
- Tipologia:
- edificio residenziale
- Luogo:
- Tokyo
- Architetto:
- YSLA architects
- Struttura:
- yAt Structure Design Office
- Costruzione:
- Fujiken
- Superficie:
- 554 mq
- Completamento:
- 2020