La bolla immobiliare spagnola oggi, una casa tra archeologia e kitsch

Una casa costruita negli anni Novanta è stata ristrutturata da Casanovas Blanco con un approccio filologico.

Lluís Alexandre Casanovas Blanco, Bellavista 21, Barcellona, 2018

Mai pensato che una casa costruita durante il boom immobiliare spagnolo potesse essere letta come testimonianza storica? L’architetto Lluís Alexandre Casanovas Blanco approccia il progetto della casa Bellavista 21 a Cardedeu, Barcellona, ​​come se fosse una rovina.
La frenetica crescita economica della Spagna a metà degli anni Ottanta causò un aumento senza precedenti del settore delle costruzioni. In quegli anni, l’acquisto di proprietà e la costruzione di alloggi furono incoraggiati da politiche – sia pubbliche che private – indirizzate alla classe media recentemente arricchita come l’investimento più sicuro. Con la crisi finanziaria del 2008 questo fenomeno si è fermato, ma ha lasciato un vasto patrimonio che deve essere affrontato come tale.

Come suggerisce Casanovas Blanco, il progetto è un caso studio per studiare l’estetica dell’opulenza del boom immobiliare, direttamente collegato al contesto socio-economico che ha permesso la comparsa di queste dinamiche. La casa di proprietà di Jaume e Maria Luisa è - nelle parole dell’architetto – “paradigmatico dell’estetica promossa da questo fenomeno finanziario” per tre ragioni principali: in primo luogo, i materiali sono per lo più prefabbricati ma combinati per formare un pastiche di riferimenti stilistici. In secondo luogo, le viste dei campi circostanti dalla facciata posteriore della casa sono in pericolo poiché l’urbanizzazione presto prenderà nuovamente il sopravvento; terzo, la compresenza di gusti radicalmente diversi nello stesso ambiente, dei proprietari e dei figli, caratterizza gli spazi.

Il progetto del domestico è permeato dalla rivendicazione da parte dell’architetto della sperimentazione su piccola scala, che collega la sua produzione architettonica alla ricerca nei campi della performance, della critica e del lavoro curatoriale. Il progetto consiste in interventi puntuali che si relazionano ai tre punti sopra menzionati: esso opera una trasformazione delle viste e ridefinisce lo spazio con il colore e con elementi che ricordano i tecniche artigianali tradizionali. Un tessuto ispirato all' “encaje de bolillos” – una tecnica di merletto utilizzata per la realizzazione dei mantelli delle statue della Vergine in periodo barocco – è stato utilizzato come filtro morbido, per le tende che modificano delicatamente lo spazio della casa.

Progetto:
Bellavista 21
Tipologia:
appartamento
Architetto:
Lluís Alexandre Casanovas Blanco
Collaboratori:
Álvaro Carrillo, Paula Currás, Mireia Gallego, Miquel de Mas Alted, Laura Migueláñez, Matthew Weir
Giardinaggio:
Calypsos – Álvaro Carrillo, Paula Currás
Completamento:
2018

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