Lo studio milanese Parasite 2.0 ha presentato Books from the Wilderness, un progetto che ripensa la libreria Corraini 121+ di Milano come un’opera d’arte. I tre architetti – che operano attraverso un ibrido tra design, visual art e scienze sociali – ha realizzato un’installazione immersiva e curato una selezione originale di pubblicazioni, visitabile fino al 2 febbraio. Contenuto e contenitore raccontano una storia unica, la prima di una serie promosse da Corraini Edizioni. Da Colin Ward a Bruno Munari, da Ken il Guerriero alla Bibbia: insieme all’allestimento di spugna e alle luci gialle, i 60 libri di diverse case editrici narrano di un lungo viaggio biblico attraverso il deserto, una storia di decadenza e rinascita.
Dicono gli autori: “Il progetto reinterpreta il deserto stesso come luogo di purificazione. È un habitat dove i lasciti della modernità diventano elementi liberi, privi dei loro rapporti reciproci, con i quali possiamo immaginare nuove formulazioni e realtà.” Simbolo della modernità è una riproduzione della Villa Savoye di Le Corbusier, con il quale il collettivo milanese spesso ha un atteggiamento iconoclasta. Formata da blocchi di spugna, la residenza di Poissy è pensata per essere scomposta e riassemblata in modi diversi dal pubblico, a seconda delle situazioni o del gusto dei visitatori. In occasione di un evento musicale il 31 gennaio 2018, la libreria si trasforma in un piccolo anfiteatro.
- Titolo:
- Books from the Wilderness
- Artista:
- Parasite 2.0
- Date di apertura:
- fino al 2 febbraio 2018
- Luogo:
- Libreria Corraini 121+
- Indirizzo:
- via Savona 15, Milano