L.E.FT Architects, Moschea Amir Shakib Arslan, Moukhtara, Libano, 2016. Foto Ieva Saudargaite
Muovendosi intorno alla moschea, i nuovi innesti sembrano scomparire mentre appaiono due parole (Allah e Insan), formate anch’esse da placche di metallo. La loro giustapposizione parla dell’umanità come parte integrante nel rapporto con Dio, che è posto in una nuova dialettica, richiamando la tradizione umanista e moderata dell’Islam.
Piuttosto che ricreare la tradizionale composizione architettonica della moschea – con cubo, cupola e minareto – il progetto prova a offrire un’interpretazione originale della tipologia, inserendo un elemento effimero all’interno del volume di muratura. Il gioco di forme concave e convesse della nuova struttura abbraccia anche la piazza e la collega con gli spazi per la preghiera, di solito chiusi ermeticamente.
Il progetto per la moschea è la celebrazione dell’ethos moderno e si rifierisce al concetto di astrazione e di effimero, ponendosi in continuità con la tradizione umanista dell’Islam. Questo progetto è parte del conflitto culturale contro l’Islam radicale, credendo fortemente che l’architettura possa essere un arma.
Moschea Amir Shakib Arslan, Moukhtara, Libano
Tipologia: moschea
Architetti: L.E.FT Architects – Makram el Kadi and Ziad Jamaleddine
Team di progetto: Gentley Smith (capo progetto), Rafah Farhat, Elias Kateb, Alex Palmer, Nayef al Sabhan, Tong Shu, Shun-Ping Liu
Ingegneria: Antoine Bou Chedid
Design illuminazione: Maurice Asso- Hilights
Impresa: ACON
Artisti: Lawrence Abu Hamdan e Nisrine Khodr
Superficie: 100 mq
Completamento: 2016