Il progetto di ZAO a Pechino eredita la scala intima dell’hutong tradizionale, mantenendo la sua capacità di condensatore sociale, e allo stesso tempo migliorandone la qualità dello spazio.
L’obiettivo di questo progetto, un ostello di 30mq, è quello di creare alloggi dalle dimensioni estremamente ridotte, rimanendo nei limiti ristretti dei tradizionali hutong pechinesi.
Il risultato è un’operazione architettonica che ha il cortile come luogo centrale e generatore del programma. La corte interna attiva gli spazi privati ed è in relazione diretta con la città. Oltre a ottimizzare i flussi di luce e aria, il cortile crea una relazione diretta tra gli ambienti interni, dinamicamente contenuti in volumi di cemento, e il vestibolo che comunica direttamente con lo spazio esterno.
Questo piccolo salotto orbano serve come distribuzione per le stanze private e come spazio semi-pubblico per gli abitanti dell’ostello, oltre che essere il luogo di contatto e mediazione con il vicinato.
Micro Hutong eredita la scala intima degli hutong tradizionali, mantenendone la capacità di condensatore sociale, ma allo stesso tempo migliorando la qualità dello spazio.