– Nel Messico centrale, quattro semplici cubi bianchi intorno a una piazza generano un paesaggio e un’architettura che si intrecciano. Casa 4.1.4, residenza per le vacanze nella comunità Jurica Campestre, cerca di ridefinire il concetto di casa-rifugio, frammentando il suo programma funzionale in quattro volumi principali.
– Nella galleria di Città del Messico Archivo Diseño y Arquitectura, una sofisticata mostra a cura di Pablo León de la Barra racconta, con una ricostruzione coinvolgente, la storia dell’iconico Camino Real Hotel, disegnato da Ricardo Legorreta nel 1968 per le Olimpiadi di Città del Messico.
– Casa Santana di CC Arquitectos, Valle de Bravo, è uno spazio, fatto di legno e altri materiali locali, che si inserisce accuratamente nel lussureggiante paesaggio circostante.
– Gli architetti Ambrosi | Etchegaray ripensano la vita all’interno di una vecchia casa a Condessa, Città del Messico. Gli edifici delle Antonio Sola Town-Houses mimano i cortili originali pur mantenendo la privacy.
– All’estremità orientale della Penisola della Bassa California, materiali tradizionali (come la terra battuta e i mattoni) e conformazioni antiche permettono a Casa Big Rock di fabriKG d’integrarsi in un ambiente suggestivo con il minimo impatto ambientale.
– Colours of Mexico, la collezione di tessuti disegnati da Sara Ferrari durante un workshop nel Chiapas con gli artigiani locali, è composta da 3 tessuti pensati come strumento per raccontare una storia.
– Il labirinto delle biglie e l’abbinamento di toni pastello e al neon guidano Anagrama nel progetto degli interni e dell’immagine coordinata di Kindo, negozio di abbigliamento e accessori per bambini a Monterrey.
– La frase “Guardare & Vedere” sulla parte superiore dell’installazione Mirar – Ways of Seeing nello Zocalo realizzata da Myerscough & Morgan durante la “Design Week Messico” sottolinea che è facile guardare le cose: lo facciamo ogni secondo, ma quanto riusciamo realmente a vedere?