“Wohnungsfrage”, a cura di Jesko Fezer, Nikolaus Hirsch, Wilfried Kuehn e Hila Peleg, offre una lettura interdisciplinare sul tema del rapporto tra architettura, alloggio e realtà sociale, attraverso un processo di collaborazione tra protagonisti locali e internazionali. La questione abitativa non viene trattata come elemento globale ma piuttosto come progetto che si avvale di interazioni specifiche.
La mostra presenta il tema in modo multiforme, attraverso documentari storici, progetti artistici, architettonici, video e una serie di pubblicazioni, ordinati secondo un percorso libero nei diversi spazi di Haus der Kulturen der Welt.
Atelier Bow-Wow e Kooperatives Labor Studierender, un collettivo di universitari della facoltà di architettura della TU Berlin, presentano Urban Forest, una nuova tipologia abitativa per studenti. Il progetto risponde alle esigenze dei giovani berlinesi sui temi di costo della casa – che negli ultimi anni sta subendo un forte incremento – e qualità degli spazi condivisi.
In Urban Forest le camere da letto, al primo piano, sono di dimensioni minime e funzionano come cellule diverse che si affacciano su un più ampio spazio comune al piano inferiore. Il progetto privilegia lo spazio di incontro e di relazione creando una gerarchia labile tra privato e collettivo.
Kotti & Co, iniziativa fondata nel 2011 per protesta contro l’aumento del prezzo degli affitti delle case popolari, ha occupato con un piccolo padiglione, chiamato con il nome turco Gecekondu, la piazza pubblica di Kottbusser Tor a Berlino. Gecekondu è una struttura di legno, nata per essere temporanea, che sopravvive nella piazza da più tre anni.
Estudio Teddy Cruz + Forman ha rivisitato il piccolo padiglione, ripensandone la fruibilità e il sistema costruttivo. Il nuovo progetto Retrofit Gecekondus, esposto alla mostra, prevede l’uso di un sistema prefabbricato con elementi facili da assemblare che consentono la costruzione di una struttura mobile e modificabile.
Teilwohnung è un progetto che vede il suo inizio nel 2012, quando un gruppo di pensionati ha occupato il centro ricreativo in Stille Straße 10 a Berlin-Pankow, per opporsi alla vendita della proprietà. Dopo circa quattro mesi di occupazione il quartiere di Pankow ha concesso l’uso dell’immobile fino alla fine del 2015.
Lo studio londinese Assemble assieme alla comunità di Stille Straße 10 ha delineato una possibile tipologia abitativa che garantisse la fruizione degli spazi comuni del centro e che creasse permeabilità tra gli spazi residenziali e quelli ricreativi.
La concezione contemporanea dell’edilizia residenziale e la sua storia sono, all’interno della mostra, costantemente connesse.
Temple Hoyne Buell Center for the Study of American Architecture della Columbia University, presenta una ricerca che narra, attraverso svariati documenti, come le politiche economiche di edilizia residenziale nell’ultimo secolo abbiano influito sul tema dell’abitazione e sul ruolo marginale dell’architetto.
L’artista Maria Eichhorn interpreta invece la storia del luogo stesso della mostra, marcando sul pavimento dell’intero spazio espositivo, le impronte degli antichi edifici residenziali, distrutti dalla seconda guerra mondiale, che sorgevano nella stessa area in cui si trova attualmente Haus der Kulturen der Welt.
“Wohnungsfrage” è un progetto complesso, pregno di contenuti attuali, che attraverso il suo percorso interdisciplinare apre un dibattito sull’abitazione contemporanea che non riguarda solo l’architettura ma la società e in particolare ogni singolo individuo.