La definizione compatta e minimalista del nuovo edificio, la semplicità del suo design, il livello di finitura e la scelta dei materiali, mirano a rafforzarne l’identità con un’immagine che ricorda un granaio. L’architettura, pensata per la massima ottimizzazione, risponde a vincoli strutturali, normativi ed economici.
Per ridurre al minimo l’impatto sulle infrastrutture del parcheggio esistente è stato necessario un lieve aumento di volume. Il sistema di costruzione con elementi metallici standard permette grandi luci. A sud, la parte superiore dell’anfiteatro è a sbalzo in corrispondenza degli spazi al piano terra, consentendo di ottenere spazi liberi per aule e uffici.
Per controllare i costi di funzionamento e le strutture specifiche, ma anche per rispondere ai vincoli imposti dal sito, gli accessi e i percorsi sono stati aperti alle aree pubbliche, raggruppandoli al piano terra.
Al contrario, tutti gli impianti tecnici sono alloggiati nella parte superiore, sotto la copertura, e resi invisibili e inaccessibili al pubblico. Questa distribuzione libera spazio prezioso al piano terra, reso trasparente e continuo con la piattaforma. Sebbene lo sviluppo dei dintorni non fosse inizialmente parte del programma, AZC è riuscito a integrarlo nel budget del progetto, proponendo un trattamento uniforme in legno, che estende lo spazio interno e diventa uno spazio di vita e di convivialità.
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AZC-058-DW-PRT-PLAN RDC CONTEXTE aa2
C:\Users\utilisateur-30\DESSINS BOOK - REALISATIONS 1 REALISTATION (1)
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Urban Barn, Université Paris Descartes, Parigi
Tipologia: auditorium
Architetti: AZC
AZC team: Cyril Berthelet, Fabien Bargue, Bertrand Suvelier
Collaboratori: Batiserf, Louis Choulet, Bureau Michel Forgue, VS-A, Batiss, Altia
Costo: 3,25 M€
Area: 906 mq
Completamento: 2014