Negli ultimi anni diversi progetti di ristrutturazione hanno interessato lo spazio in origine sede della leggendaria discoteca Juliana’s Tokyo, simbolo del waterfront cittadino nei primi anni ’90.
Wall Cloud
Creando uno spazio aperto, con pareti e pilastri galleggianti, Sasaki Architecture trasforma la soffitta di una vecchia discoteca di Tokyo in uno spazio bianco che sembra sfidare la gravità, eliminando la sensazione opprimente dei soffitti bassi.
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- 23 aprile 2015
- Tokyo
Tuttavia, la parte del sottotetto della ex discoteca è rimasta intatta per lungo tempo a causa del soffitto alto solo 2,1 metri – 1,7 metri sotto le travi – che generava una sensazione di oppressione.
Il progetto di Sasaki Architecture intendeva creare unospazio aperto con pareti e pilastri galleggianti. Le travi e le altre componenti sono stati considerati come elementi spaziali che ridefiniscono lo spazio.
I soffitti sono stati rimossi, e le travi ora circondano lo spazio come pareti perimetrali, mentre le luci sono utilizzate per aumentare l’illusione del galleggiamento. I divisori degli spazi individuali sono in vetro trasparente, fissati al di sotto del muro. Le pareti galleggianti nel salone d’ingresso funzionano come mensole o contro scrivanie. La zona A, adiacente alla sala d’ingresso, raggiunge visivamente un senso di unità e di apertura, mentra la zona B, nella parte posteriore, è costituita da un unico spazio dove tutte le pareti sono galleggianti.
In questo modo un vecchio sottotetto oppressivo si è trasformato in uno spazio bianco che sembra sfidare la gravità.
Wall Cloud, Tokyo
Tipologia: ufficio
Architetti: Sasaki Architecture
Progetto illuminotecnico: Kazuhiro Nagashima / Chips LLC + Natsuna Kameoka / Lighting Sou
Realizzatore: Re-Sohko + E-Sohko Group
Impresa: Urban Plan
Committente: Toun
Area: 194 mq
Completamento: 2014