Ovviamente il rapporto apparentemente contraddittorio tra storia e presente è il punto cruciale di “Past as Prologue”. La mostra presenta disegni del periodo romano di Graves. Furono grand tour di questo genere a spingere Graves e Robert Venturi a ispirarsi al passato come visione riformatrice dell’architettura: erano i primi anni Sessanta, quando regnava il Modernismo e ogni contenuto formale era proibito. Graves e Venturi avevano idee un po’ diverse su come raggiungere lo scopo. Venturi guardava a Roma per trarne indicazioni semiotiche e letture delle superfici, mentre Graves catalogava i componenti da usare nei suoi progetti. Insieme furono i pionieri di un nuovo pensiero architettonico ispirato al passato. Questa nuova, pressoché rivoluzionaria prospettiva progettuale voleva essere provocatoria, sovversiva e vagamente esoterica. È per questo che l’immagine del cappotto imbottito di oggetti è tanto significativa. Fa di questi progetti qualcosa di confidenziale e sottobanco, ma anche dei prodotti derivati da altri prodotti.
Il personaggio del “contrabbandiere” d’orologi mette anche in evidenza l’aspetto ‘umanistico’ di Graves. Le enigmatiche allusioni compositive e linguistiche erano solo una parte della reazione all’ortodossia e alla rigidezza del Modernismo. Questo aspetto più lieve era un elemento di continuità con l’originario credo modernista del progettare per le masse. L’opera di Graves incarna un classico dilemma postmoderno: il matrimonio di arte e vita richiede la conoscenza della storia dell’arte? I progetti di Graves implicano concetti radicali rivolti al grande numero, ed è questo accostamento che conferisce loro un carattere di unicità. Per esempio le famose tinte tenui di Graves non sono gli stessi colori del più aggressivo Charles Moore, e neppure Venturi le avrebbe usate. Nel caso di Moore la tavolozza prediletta era quella violentemente psichedelica, mentre Venturi spesso usò colori primari più decisi. Questa tavolozza più tenue rendeva i buffi miscugli storicisti e gli elementi fuori scala accessibili al grande pubblico che Graves ha sempre voluto raggiungere.
fino al 5 aprile 2015
Michael Graves: Past as Prologue
Grounds for Sculpture, Hamilton