Posata su un basamento di mattoni a gradini scavato nella pendenza del sito, il programma principale è contenuto in un semplice cubo di legno a due piani, una struttura volutamente introversa progettata per funzionare come un filtro ottico che si concentra sulla vista sul lago escludendo il contesto abitato intorno. Avvicinandosi alla casa dalla strada, un sentiero conduce in un cortile d’ingresso lineare, un’anticamera all’aperto circondata da un muro di mattoni forati la cui trasparenza graduale avvia l’accurato processo ottico.

Alla fine del cortile, la porta trasparente affaccia sul lago. All’interno, una serie di aperture a tutt’altezza poste in posizione strategica si alterna a pareti solide, escludendo le viste non desiderabili. Le camere sono raggruppate lungo il perimetro dello spazio centrale della famiglia, una sala soggiorno a due piani, dove le aperture sono impilate verticalmente per guardare verso il cielo e la vegetazione.

La selezionata palette materica esterna utilizza legno proveniente dal nord del Wisconsin e mattoni dell’Illinois. Il corpo principale della casa è rivestito in lastre orizzontali di cedro, completate da strisce verticale tinte di scuro, poste tra le aperture profondamente incassate. Qui, le tavole dipinte creano una filigrana inaspettata di colori, un sottile cenno ai fili policromi che caratterizzano il lavoro della designer.

L’involucro è isolato con celle chiuse a base di schiuma di soia espansa, ottenendo straordinari valori di isolamento delle pareti e della copertura, rispettivamente pari a 35 e 55. Il tetto verde aumenta ulteriormente il valore di isolamento della copertura e minimizza il deflusso delle acque piovane per migliorare la stabilità del promontorio e la qualità delle acque del lago. L’acqua piovana in eccesso viene raccolta in un giardino della pioggia, dove può lentamente percolare nel terreno.