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Vja: Piazza della Stazione

Lo studio svizzero Vehovar & Jauslin ha progettato una grande membrana gonfiabile per il nuovo piazzale della stazione ferroviaria di Aarau: un diafano anello di copertura che protegge i viaggiatori mantenendo la sensazione di trovarsi in uno spazio aperto.

Insieme ad Aarau suisseplan general planner AG, lo studio di architettura di Zurigo Vehovar & Jauslin ha elaborato un progetto che consiste essenzialmente di quattro aree: il passaggio sotterraneo Einstein, l’adiacente Hächler Hall, il piazzale della stazione ferroviaria e la stazione degli autobus coperta.

Il sottopasso pedonale, poco attraente e scarsamente illuminato, è stato ripensato per diventare un importante collegamento tra la stazione ferroviaria, da un lato, e il centro città e la scuola cantonale dall’altro. Materiali contemporanei e nuove possibilità di utilizzo lo rendono ora un ambiente piacevole che, nonostante la scarsa luminosità, non trasmette più una sensazione di insicurezza.

L’elemento principale del sottopassaggio è sicuramente l’installazione luminosa interattiva Gravity, sviluppata dagli architetti con il lighting designer Rolf Derrer e costituita da lettere e trame che cambiano colore al passaggio dei pedoni a seconda della stagione, del tempo e del momento della giornata.

Il restauro della sala sotterranea Hächler Hall ha mantenuto le proporzioni spaziali esistenti trasformando la sala in un luogo di sosta, con le sedute contenute nello spazio tra le nuove colonne, strutturalmente necessarie. Il rosso accesso delle sedute contrasta con i colori neutri delle pareti e del pavimento.

Vehovar & Jauslin, Station Forecourt — Vehovar & Jauslin Architektur AG, copertura della stazione degli autobus e piazzale della stazione, Aarau, Svizzera

Il progetto ha visto la completa riqualificazione del piazzale antistante la stazione ferroviaria, al cui centro è collocata la stazione degli autobus.

L’immagine del nuovo piazzale è dominata dalla copertura della stazione degli autobus, già soprannominata ‘nuvola’ dai residenti. La forma organica ad anello, che lascia libera la visuale del cielo al centro, nasce dal desiderio di non creare un confine superiore netto, accogliendo i viaggiatori in un ambiente luminoso.

La membrana gonfiabile in ETFE (Etilene TetrafluoroEtilene) è sostenuta da una struttura in acciaio a forma libera. Una rete irregolare di cavi di acciaio che attraversa le superfici esterne dà forma alla ‘nuvola’. I cavi necessari al drenaggio, all’illuminazione, all’aria di ricircolo corrono, invisibili, all’interno del volume, lasciando che appaia come un elemento luminoso piuttosto che come un’installazione tecnica.