Wiel Arets Architects ha completato a Maastricht la residenza per una coppia di collezionisti di auto storiche, una dichiarazione di modernità cucita all’interno del tessuto medievale della città. Il soggiorno sospeso sembra galleggiare sopra le automobili sottostanti.
V’ House, destinata a una coppia di collezionisti di auto d’epoca, appare come una dichiarazione di modernità cucita all’interno del tessuto medievale della città.
Per adattarsi al regolamento cittadino, che impone a tutte le nuove strutture di ricalcare il volume degli edifici preesistenti, la facciata anteriore è stata tagliata in modo da generare una superficie triangolare che congiunge l’imposta del tetto di uno dei due palazzi confinanti alla parete verticale dell’altro.
Il lotto lungo e stretto ha determinato la scelta di vetrare i prospetti, in modo da permettere l’ingresso della luce naturale in tutti gli spazi abitativi. Il piano terra segue la pendenza naturale del lotto, più basso sul retro, in modo da raggiungere in quest’area la doppia altezza. Una porzione coperta dello spazio esterno è utilizzata come garage all’aperto per le Aston Martin dei proprietari.
L’ingresso avviene dalla facciata principale attraverso due grandi porte scorrevoli in vetro, apribili singolarmente per l’accesso pedonale e simultaneamente per quello carraio. La facciata anteriore è stata sinterizzata con un pattern punteggiato che si dirada al procedere verso l’alto e, visto da lontano, appare coma una tenda mossa dal vento. All’interno, tende reali migliorano il grado di privacy degli ambienti.
La circolazione avviene attraverso due percorsi verticali: una scala “lenta”conduce dal piano terra al soggiorno, a sua volta collegato alla cucina e alla zona pranzo da una piccola rampa; una scala “veloce” percorre tutta l’altezza della casa e, insieme all’ascensore, permette di raggiungere la terrazza in copertura, lo spazio più pubblico della casa, affacciata sulla città.
Il soggiorno è un volume vetrato sospeso sopra due putrelle, galleggiante sopra le Aston Martin sottostanti. Per motivi di privacy, il vetro è stato trattatao con un rivestimento altamente riflettente, cangiante dalle tonalità del verde ai toni ambrati a seconda della stagione e del momento della giornata.
Riscaldamento e raffrescamento sono forniti tramite un sistema ad attivazione termica della massa che sfrutta le partizioni orizzontali. La cucina, arredata da un blocco unico progettato su misura in acciaio inox, è direttamente collegata alla zona pranzo, un aggetto di 3,5 metri sul cortile posteriore. Gli arredi personalizzati, unitamente al calcestruzzo gettato in opera e alle terrazze, rendono la V’ house un’espressione di libertà in un contesto fortemente regolamentato.