Il sublime è adesso

L’ampliamento più recente del Campus Vitra di Weil am Rhein è un capannone progettato da SANAA. Nonostante le dimensioni imponenti, l’intervento riesce a introdurre un elemento di poetica sublime nel recinto produttivo.


Questo articolo è stato pubblicato su Domus 969, maggio 2013

 

Non accade spesso che un edificio con una superficie totale di oltre 30.000 mq sia in grado di celare, alla vista, le sue enormi dimensioni. Eppure, di fronte al nuovo stabilimento progettato da SANAA per il Campus Vitra di Weil am Rhein, riesce impossibile immaginarne tanto la forma esatta quanto la grandezza. Per riuscire nell’intento di dissimulare la presenza di una struttura che copre una superficie superiore a quella di tre campi di calcio, Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa / SANAA hanno evitato l’uso della pianta quadrata, andando contro quello che pare essere un approccio universale nella realizzazione di costruzioni industriali e di stoccaggio a scaffalatura verticale. Hanno invece scelto di disegnare una struttura di forma circolare e, tracciando un cerchio leggermente distorto, hanno reso ancora più arduo visualizzare la sagoma del fabbricato senza vederne la pianta.

Vitra SANAA
Con una forma rotonda distorta, il capannone si trova in un angolo del Campus Vitra. I portelloni di carico e scarico sono concentrati nelle parti nord-est e sud-ovest
Un altro elemento progettuale, che contribuisce a far quasi scomparire la costruzione, è il suo rivestimento esterno. Pannelli ondulati di acrilico bianco avvolgono le pareti di cemento, aprendosi solo in pochi punti per far spazio alle finestre e a due file di banchine di carico e scarico. Il disegno dei pannelli si basa su tre stampi di forma diversa, che consentono di ottenere una sequenza di sei modelli differenti, creando un flusso ritmico attorno all’intera superficie esterna dell’edificio. In verticale, i pannelli si estendono per un’altezza la cui realizzazione è stata resa possibile solo grazie all’impiego di un macchinario speciale, mentre in orizzontale i singoli elementi si mescolano a formare una quinta ininterrotta. Il tono freddo del bianco e l’opacità del rivestimento rafforzano l’impressione d’immaterialità di una struttura altrimenti monumentale. 
Vitra SANAA
La superficie continua della facciata è rivestita con pannelli ondulati di acrilico bianco, declinati in tre tipologie diverse
Accedere all’interno da una delle porte sul lato ovest altera completamente la percezione del visitatore: l’asse centrale, fiancheggiato da innumerevoli alte scaffalature fino a raggiungere un secondo portone sul lato opposto, a 156 metri di distanza, offre una prospettiva impressionante. In base alle norme di sicurezza antincendio, lo spazio è stato diviso in due zone, separate al centro da un unico grande muro in cemento. Tuttavia, grazie alla presenza degli scaffali, la parete rimane nascosta e una grande apertura sull’asse centrale consente una vista ininterrotta, permettendo inoltre un agevole passaggio dei mezzi di carico tra le due parti.
Sui lati opposti alla parete antincendio, le sezioni dell’edificio sono diverse costruttivamente. Mentre un lato prevede un piano interrato per il garage dei dipendenti e visitatori, la parete in cemento su quello opposto sorge direttamente dal terreno. Qui, di nuovo, la divisione è impercettibile e il pavimento sembra essere stato realizzato in un unico getto, senza alcun giunto di espansione. Dato che il muro perimetrale curvilineo ha la funzione di contenere e stabilizzare l’edificio, la presenza di elementi strutturali interni, come le colonne, è ridotta al minimo. Le doppie travature a T, gli scaffali e i tubi dell’impianto antincendio sono tutti dipinti di bianco, il che li rende a loro volta quasi invisibili. Grandi lucernari sono distribuiti sull’intera superficie del tetto, consentendo alla luce naturale d’inondare le aree di lavoro. 
Vitra SANAA
L’edificio industriale di SANAA è collegato a un capannone adiacente da una pensilina curvilinea
Lo spazio contiene gli stessi elementi base di qualunque altro deposito o unità produttiva industriale, ma con la sua atmosfera tersa, luminosa e allegra si presenta in modo completamente diverso. L’interno, con i numerosi uffici, laboratori e stanze di ristoro disposti attorno alle vaste aree operative, è strutturato secondo uno schema a griglia che lo suddivide in zone separate. Queste sezioni sono assegnate alle varie linee distribuite da Vitra, raggruppate assieme sotto un unico tetto senza alcuna demarcazione fisica a dividerle. A causa dell’enorme raggio del cerchio, la lieve curvatura del muro perimetrale non determina la presenza di zone vuote tra la griglia lineare e il perimetro. All’esterno, la forma circolare facilita il flusso del traffico ai camion, garantendo loro un miglior accesso alle piazzole di carico.
Vitra SANAA
A causa della loro altezza, la produzione dei pannelli di rivestimento esterno ha richiesto un macchinario speciale
Con questa struttura logistica e di stoccaggio per Vitra, SANAA ha trasformato il progetto di un fabbricato industriale in una prova di eccellenza architettonica. All’esterno, essa ammorbidisce l’impatto delle sue dimensioni senza fornire alcuna indicazione riguardo alle sue funzioni. All’interno, sorprende per luminosità e razionalità. L’impressione generale è di un’eleganza non fine a se stessa e di una chiara risposta ai parametri funzionali e alle necessità umane di un luogo di lavoro dignitoso e sereno. L’unica cosa che, forse, sembra mancare è un elemento che aiuti a mantenere il senso di orientamento. Con il bianco che pervade l’interno e le poche aperture visibili all’esterno, oltre ai lucernari sul tetto, in uno spazio così vasto e indeterminato risulta quasi impossibile definire la propria posizione.
Vitra SANAA
L’interno è suddiviso a metà da un muro di cemento antincendio. Il volume sulla sinistra ospita uffici, laboratori e spazi per carico e scarico
Lo stabilimento di SANAA sembra possedere un elemento qualitativo superiore, che può essere apprezzato solo se messo in relazione con il campus circostante. Molti degli edifici presenti sono volumi più piccoli, ma iconici, e dotati di un forte impatto visuale anche nella bidimensionalità fotografica. In oltre 20 anni, grazie a una serie d’incarichi ad architetti famosi o in procinto di diventarlo, questo recinto si è trasformato in qualcosa di simile a uno zoo architettonico.
A causa della loro altezza, la produzione dei pannelli di rivestimento esterno ha richiesto un macchinario speciale

L’inaugurazione risale al 1989 con il Vitra Design Museum di Frank Gehry — il suo primo progetto europeo — che in questa zona, all’epoca, sembrò quasi un elefante bianco. In seguito, con l’aggiunta dell’unità antincendio costruita da Zaha Hadid nel 1993, lo zoo si è aggiudicato la sua tigre. E in tempi più recenti, nel 2010, Herzog & de Meuron hanno contribuito al piano urbanistico con la VitraHaus — un altro edificio spettacolare, acrobatico e iconico, concepito come una serie di case accatastate.

In un tale milieu, la costruzione industriale di SANAA appare rivoluzionaria in quanto apre a una direzione completamente diversa. All’esterno riesce quasi a mimetizzarsi, preferendo non creare un’immagine spettacolare a dispetto delle sue dimensioni. Viene da chiedersi se questo approccio sia l’effetto della semplicità, oppure una risposta immediata allo spirito del nostro tempo, che si sta rivoltando contro le icone architettoniche. Probabilmente, entrambe le cose. Andres Lepik, professore di Storia dell’architettura all’Università tecnica di Monaco


SANAA: Vitra Factory Building
Architetti:
Kazuyo Sejima + Ryue Nishizawa / SANAA, in collaborazione con NKBAK
Gruppo di progetto di SANAA: Marieke Kums (ex-staff), Takayuki Hasegawa
Gruppo di progetto di NKBAK: Nicole Kerstin Berganski, Andreas Krawczyk
Local Architect: Mayer Bährle Freie
Structural Engineering: Bollinger und Grohmann GmbH, SAPS – Sasaki and Partners (consulente)
Engineering: Henne & Walter (HVAC), IB Schwarz (ELT), IB Horstmann + Berger (BP), Transsolar (energy & climate), Baumgartner GmbH (MCR), IBB Grefrath (fire), IB Roth (paesaggio)
Building contractor: Moser GmbH & Co. KG
Facciata: Strabag
Site area: 47.000 mq
Building footprint: 20.445 mq
Total floor area: 30.535 mq
Altezza dell'edificio: 11,4 m
Fase di progetto: 2006–2007
Fase di costruzione: 2007–2012

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