Il tetto su misura e le sue complesse geometrie sono stati creati utilizzando un software di modellazione messo a punto dallo studio Arup, ma sono ispirati – come narra la storia del progetto – da un cappello cinese di bambù intrecciato, che Ban portava con sé nel corso delle riunioni. Molto impegno è stato messo per assicurarsi che la copertura – nessuna linea retta, una doppia curvatura su travi e livelli di esagoni sovrapposti – apparisse come la soluzione più naturale ed elegante possibile. Tutto il contrario, rispetto all'originale approccio seminale "inside-out" di Rogers e Piano a Parigi.
Il Metz-Pompidou è la prima branca del Beaubourg al di fuori della capitale francese e si basa su un modello preciso che prevede che sia la città che lo ospita a pagare per il museo e a godere del relativo turismo culturale procurato dall'"effetto Bilbao". Il museo non possiede una collezione propria e la mostra inaugurale, inaugurata questa settimana, si intitola "Capolavori?" Beatrice Galilee