L'Architettura delle Grandi Navi

Gio Ponti per quasi trent'anni (dal 1929 al 1957) pubblicò su Domus le nostre navi, credendo nell'arredo navale come terreno di sperimentazione e ispirazione per le più belle architetture anche di terra, trampolino di lancio dell'"Industrial Design".

Nessuna tra le icone del passato può vantare una forza simbolica ed evocativa pari a quella dei Piroscafi e dei successivi Transatlantici, la cui storia si chiudeva all'inizio degli anni Settanta. Già in passato varie rassegne, a Genova e a Trieste, avevano celebrato i "giganti del mare", per far rivivere al visitatore un'atmosfera affascinante, appartenente ad un mondo ormai scomparso.

Napoli, primo porto per numero di navi fino all'unità nazionale e primo approdo in Italia per le navi provenienti dalle Americhe, non poteva non avere la sua mostra. Grazie al contributo dell'Assessorato al Turismo e ai Beni Culturali e al finanziamento della Regione Campania, la Fondazione degli Annali dell'Architettura e delle Città '07 – ha da poco esaurito il ricco programma della manifestazione giunta alla sua terza edizione. Dal 28 settembre 2007 al 15 gennaio 2008 la città di Napoli, al centro dell'attenzione di tutti gli eventi degli Annali, è stata coinvolta e animata, oltre che da esposizioni e convegni, dalle due mostre "L'Architettura delle Grandi Navi" e "Nomadismo Mediterraneo". Allestite negli spazi del cortile di Palazzo Reale, le due esposizioni sono state divise in 20 sezioni tematiche, inserite in altrettante "camere oscure" attrezzate con videoproiezioni. Grazie all'aiuto dell'Autorità Portuale e con l'utilizzo di container forniti per l'occasione dalla compagnia navale MSC, l'evento napoletano ha voluto recuperare lo spirito delle manifestazioni della Triennale di Milano sull'arredamento navale svoltesi dal 1930 al 1957. Come nelle mostre milanesi, dove la sezione tematica veniva illustrata per mezzo di grandi composizioni fotografiche o con avveniristiche installazioni di forte impatto scenografico, così le 20 composizioni filmate del regista/artista Dimitri Kozaris hanno lasciato impressioni e sensazioni sullo spettatore, attraverso tanti "scorci visuali" di un argomento vastissimo quale quello della storia delle Grandi Navi.

Le due sezioni tematiche "Domus e l'insegnamento di Gio Ponti" e "La cultura navale alle Triennali di Milano" sono state un tributo al grande Maestro, sia nella veste di promotore e sostenitore di giovani talenti, quali G. Pulitzer Finali e N. Zoncada, sia in quella di progettista ed esecutore di interni navali di alcune tra le più belle navi della Marina Mercantile Italiana. Gio Ponti per quasi trent'anni (dal 1929 al 1957) pubblicò su Domus le nostre navi, credendo nell'arredo navale come terreno di sperimentazione e ispirazione per le più belle architetture anche di terra, trampolino di lancio dell'"Industrial Design". Anche la mostra di Napoli ha proposto al pubblico disegni, modelli, immagini, scenari a cui ispirarsi, non con atteggiamento nostalgico ma con la speranza che l'architettura riesca un giorno a tornare a essere parte del progetto della Nave. Caterina Frisone

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