Realizzata in soli 30 mesi, la nuova sede della Greater London Authority, che ha radicalmente modificato lo skyline cittadino sulle rive del Tamigi tra il Tower Bridge e il London Bridge, è finalmente pronta. Nell’edificio, interamente vetrato, di 12mila metri quadrati distribuiti per dieci piani di altezza, hanno da poco ‘traslocato’ il Sindaco di Londra Ken Livingstone, i 25 membri della London Assembly e uno staff di 500 impiegati. Quello che ancora manca, è la ‘benedizione’ ufficiale di Sua Maestà, la Regina, che il 23 luglio inaugurerà il palazzo.
Si tratta di un “edificio pubblico a tutti gli effetti” sottolinea Lord Foster autore del progetto – costato 43 milioni di sterline – oltre che del masterplan che ha ridato nuova vita dopo decenni di abbandono alla riva meridionale del Tamigi, “che porterà i visitatori a stretto contatto con chi lavora all'interno di un processo democratico”. Un’architettura fortemente evocativa, che con la sua superficie vetrata incarna i principi di trasparenza di una moderna democrazia. Tutto, naturalmente, al servizio dei cittadini che qui potranno mescolarsi ai membri del governo, nell’anfiteatro all’aperto, nel caffè sotterraneo o nello spazio ellittico dedicato alle mostre temporanee. E perfino la cima dell’edificio sarà aperta ai visitatori che, salendo attraverso la rampa elicoidale interna fin sul tetto, potranno godere di una spettacolare vista sulla città e gettare ‘indiscrete’ occhiate dentro gli uffici degli impiegati. A chiudere la struttura – a 45 metri di altezza –, sarà un ‘salotto’ pubblico (London’s Living Room), uno spazio cioè illuminato da luce naturale da utilizzare per mostre e che può ospitare fino a 200 persone.
Altro principio guida del team di progettisti: il risparmio energetico. Ogni cosa – dall’orientamento dell’edificio, alle sue linee, alla scelta dei materiali – risponde a tale scopo. La singolare forma, per esempio, – una sfera oblunga, inclinata fino a 41 gradi rispetto alla linea del pavimento – è stata scelta in modo da contenere la maggiore superficie con il minore dispendio di volume possibile. Un sistema all’avanguardia per il controllo dell’ambiente permette poi di ridurre ai minimi termini il consumo di energia, mentre l’intero perimetro degli uffici può beneficiare di una ventilazione naturale semplicemente aprendo le bocchette posizionate sotto le finestre. Anche il condizionamento non è da meno e utilizza acqua fredda estratta direttamente dal sottosuolo, attraverso un pozzo di trivellazione.
E se, guardandolo dall’esterno, l’edificio sembra chiuso su se stesso, all’interno a dominare è invece una spettacolare rampa elicoidale a tutta altezza che richiama alla memoria il Guggenheim di Wright, e una serie di vetrate che permette infiniti scorci sulla città.
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Aperta e trasparente: è la nuova City Hall di Foster
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- 18 luglio 2002