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Rovereto, apre a dicembre il MART di Botta
Aprirà i battenti a metà dicembre a Rovereto il nuovo polo culturale del MART (Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto): 12mila metri quadrati suddivisi quasi equamente tra gallerie per opere d’arte del XX e XXI secolo e spazi per la ricerca, la didattica e i servizi di supporto.
Autore del nuovo edificio è l’architetto ticinese Mario Botta che ha progettato gli spazi in collaborazione con Giulio Andreolli. Il ‘cuore’ - e baricentro - del nuovo complesso architettonico, che trovandosi alle spalle di due palazzi settecenteschi non ha un affaccio sul fronte urbano, è un’ampia piazza circolare coperta da una grande cupola in acciaio e vetro che distribuisce i diversi ingressi.
Il piano interrato è dedicato all’Archivio del ’900 con il Centro Internazionale di Studi sul Futurismo e la Biblioteca di storia dell’arte moderna e contemporanea, mentre al primo e secondo piano troveranno posto rispettivamente le esposizioni temporanee e la collezione permanente.
La mostra d’apertura, dal titolo “Il laboratorio delle idee”, si potrà visitare fino ad aprile 2003 e accompagnerà i visitatori attraverso un viaggio tra le raccolte d’arte del museo.
MART, Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto corso Bettini 43, Rovereto (Trento) T +39-0464-438887; F +39-0464-430827 Infoline +39-800-397760 http://www.mart.trento.it
Il progetto di massima del MART ha preso le mosse nel 1988. Approvato nel 1994, si è dovuto attendere però fino al 1997 per la posa della prima pietra. L’inaugurazione è prevista per il 15 dicembre 2002
La copertura si sviluppa su una superficie di 1300 metri quadrati, ha un’altezza massima di 25 metri ed è forata in corrispondenza della fontana posta al centro della piazza. Il diametro è di 40 metri, come il Pantheon di Roma. Foto copyright Pino Musi 2002
La grande cupola in acciaio e vetro che sovrasta la piazza del MART è priva di una capriata in coincidenza con l’area pedonale di accesso al Museo. Foto copyright Pino Musi 2002
Il secondo piano del Museo, che ospita la collezione permanente in 4mila metri quadrati, è illuminato da 183 lucernari che diffondono la luce naturale. Foto copyright Pino Musi 2002
Il rivestimento dell’edificio è in pietra gialla di Vicenza e riprende la modularità delle modanature e delle pietre d’angolo dei palazzi settecenteschi di corso Bettini. Foto copyright 2000 MART