È il 1899: dallo stabilimento di Rüsselsheim esce la “Patentmotorwagen System Lutzmann”, la prima auto Opel della storia. Per l’epoca era un'auto innovativa e rappresentava un passo importante verso il futuro dell'automobile, sia per l'industria tutta che per un marchio destinato a diventare un pilastro della produzione automobilistica tedesca. È su questa storia lunga 125 anni che Opel oggi fonda il passaggio verso una nuova era: un momento storico, come e più della fine del diciannovesimo secolo, in cui tanto le scelte di design quanto le decisioni ingegneristiche giocano un ruolo centrale nel plasmare una nuova esperienza automobilistica.
Opel Grandland del 2024 è la prima auto a incarnare pienamente la nuova visione con cui Opel affronta il cambiamento. È disponibile in tutte le configurazioni, compresa un allestimento privo di motore termico che soddisfa già la promessa dell'azienda di offrire una gamma totalmente full-electric a partire dal 2025.
Dal punto di vista del design, Grandland si presenta come una dichiarazione unica nel suo genere, dalla portata “architettonica”. Il nuovo SUV è un ponte tra forma, funzione, tecnologia ed espressione culturale. Opel ha voluto creare qualcosa di più di un semplice veicolo, concentrandosi su un'interpretazione convincente della sua filosofia di design Bold & Pure, in cui le linee e i dettagli riflettono la ricca tradizione produttiva europea e lo spirito lungimirante dell'azienda – quella che in molti riconoscono come l’Eccellenza Tedesca incarnata da Opel.
Il passo allungato del Grandland, ad esempio, non solo migliora lo spazio interno, ma contribuisce anche a conferire un aspetto snello e dinamico che va oltre i canoni tradizionali del design. L’estetica del veicolo, caratterizzato da passaruota pronunciati e da un movimento sfumato del montante C, fa da cornice a queste sofisticate scelte di design, articolando la visione architettonica di fondo. Grazie a questo approccio, Opel Grandland 2024 rappresenta una rivisitazione deliberata di ciò che può essere un SUV.
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Nuovo Grandland: e luce fu
Il design della luce gioca un ruolo fondamentale in questa visione di Opel. Sul Grandland, l'illuminazione ha una funzione sia tecnica che estetica, migliorando il design del veicolo e l'esperienza dell'utente.
Tutto inizia dal frontale: il nuovo 3D Vizor è molto più di una semplice “facciata” e mette in mostra tecnologie di illuminazione innovative, tra cui il complesso sistema Intellilux HD. Con i suoi oltre 50.000 "pixel" LED HD, il 3D Vizor trasforma il profilo anteriore del veicolo in un'interfaccia reattiva e quasi viva, grazie all'illuminazione adattiva.
"In base alla situazione del traffico, una telecamera rileva gli oggetti che si avvicinano e quelli in arrivo e la luce Intelli-Lux Pixel Matrix HD li esclude in modo ancora più preciso rispetto alle tecnologie Matrix Light standard", spiega Opel. “Il fascio di luce è molto più luminoso e omogeneo, garantendo al contempo migliore visibilità senza che gli altri utenti della strada vengano abbagliati".
L'innovativo sistema Edge Light è un altro elemento importante dell'esperienza di illuminazione offerta da Grandland. All'esterno, contribuisce a definire i contorni minimalisti e precisi dell'auto mentre all'interno esalta l'illuminazione ambientale per creare un'atmosfera raffinata e personalizzabile.
Grandland 2024 è anche la prima Opel con il logo "Blitz" illuminato nella parte anteriore e posteriore (in generale, è la prima volta su un'auto del Gruppo Stellantis).
"Non stiamo solo progettando con le luci", spiega Mark Adams, capo designer di Opel, "ma anche con le esperienze di illuminazione. Ogni superficie luminosa è una conversazione tra tecnologia, percezione umana e possibilità architettoniche”.
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Un raggio di luce nella storia di Opel
Questa attenzione al design dell'illuminazione del nuovo Grandland si ricollega direttamente alla prima auto di Opel. Nel 1899 la “Patentmotorwagen System Lutzmann” montava un sistema di candele a molla che garantiva un'illuminazione costante attraverso un ingegnoso alloggiamento in vetro. Si trattava di una novità tecnica importante che aveva un duplice scopo per l'epoca. Segnalava meglio la presenza dell'auto, aumentando la sicurezza durante le (allora assai avventurose) uscite in notturna.
Questo impegno verso soluzioni di illuminazione innovative e pratiche sarebbe presto diventato un tratto distintivo del marchio.
La Opel Kapitän del 1938, ad esempio, è stata la pioniera del passaggio dai fari rotondi a quelli esagonali integrati nei parafanghi, mentre la Opel GT del 1968 introdusse in Germania i fari orientabili a scomparsa, affettuosamente soprannominati “sleepy eyes”, controllabili tramite una leva dedicata sulla console centrale.
Nel 1998, Opel interpreta il trend dei fari allo xeno con la Omega B: offrivano un'intensità luminosa tripla con un consumo energetico inferiore e il 40% di radiazioni termiche in meno. La Signum del 2003 ha introdotto invece nel segmento delle medie dimensioni l'illuminazione anteriore adattiva, combinando la luce dinamica in curva e quella a 90 gradi in modo innovativo, mentre l'Astra K del 2015 ha reso accessibile la tecnologia LED a matrice, inizialmente destinata ai veicoli di lusso.
Questo modello coerente di innovazione nell'illuminazione, sempre orientato a rendere la tecnologia avanzata accessibile a un mercato più ampio, trova la sua ultima espressione nel sofisticato sistema Intelli-Lux HD di nuovo Grandland, una testimonianza della filosofia duratura di Opel di combinare l'eccellenza tecnologica con l'accessibilità.
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Il Compass: la nuova firma del design Opel
La lunga esperienza di Opel con la luce si riflette anche nel concept Opel Experimental del 2023, un prototipo che ha fatto da manifesto della nuova filosofia Opel e ha modernizzato la firma di design che Opel chiama “Compass”: tutte le principali caratteristiche esterne sono organizzate orizzontalmente, seguendo il principio della piega centrale, con l'emblema del logo “Blitz” saldamente installato al centro.
Grandland è ora la prima auto Opel “da strada” a incarnare pienamente la nuova filosofia stilistica del marchio tedesco. Grazie alla sua posizione centrale, il logo illuminato non è solo un elemento identificativo del marchio, ma anche un punto di riferimento visivo. Funziona come una vera e propria bussola da cui emergono tutte le traiettorie del design: un “compass”, appunto.
"Il design è una forma di comunicazione linguistica", afferma il capo designer di Opel. "Ogni linea, ogni intersezione è una parola, una frase in una narrazione più ampia di espressione tecnologica e culturale. Il Compass è la nostra grammatica, la nostra sintassi fondamentale della forma”.
L'interpretazione di questa filosofia da parte della Grandland è elegante e non urlata. Le sue superfici non si limitano a riflettere la luce, ma negoziano le relazioni tra le parti dell’auto, creando un dialogo dinamico tra volume, spazio negativo e aspettative percettive. Questo è evidente, ad esempio, nella parte posteriore, dove il nome dell'auto è impresso direttamente al centro del portellone.
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La sostenibilità è una questione di design
Lungi dall'essere solo un dettaglio, la firma “Grandland” in rilievo rappresenta anche un passo avanti in termini di sostenibilità, in quanto sostituisce le lettere cromate presenti sui modelli precedenti. Opel ha infatti rinunciato completamente a qualsiasi cromatura su Grandland, eliminando del tutto un’importante fonte di inquinamento dal processo produttivo.
Questo cambiamento si inserisce nella più ampia visione di Opel per il futuro della mobilità sostenibile. Dal punto di vista estetico, è anche una testimonianza della consapevolezza del marchio che la sostenibilità non riguarda solo le scelte ingegneristiche, ma è anche una questione di design.
In altre parole, nuovo Grandland dimostra che la sostenibilità in campo automobilistico non può esistere solo “un'aggiunta” a una precedente strategia tradizionale: necessità invece un ripensamento fondamentale della filosofia di design.
Dai propulsori elettrificati all'uso di materiali ecologici, il nuovo SUV interpreta a pieno gli obiettivi di Opel di ridurre l'impatto ambientale senza rinunciare a prestazioni ed eccellenza nell’esperienza di guida. Materiali riciclati e rinnovabili sono stati poi accuratamente selezionati per contribuire a questa più ampia narrazione progettuale. Ogni scelta rappresenta un impegno concreto nei confronti dei sistemi globali di produzione, consumo e rigenerazione.
Negli interni, i sedili Intelli-Seat di serie sono progettati per garantire il massimo comfort e sono prodotti in modo completamente sostenibile. Tutti i materiali dei tessuti sono riciclati al 100% (50% per la versione in Alcantara), in linea con la filosofia “Greenovation” di Opel. Sono sostenibili anche i materiali utilizzati per i pannelli delle portiere, il quadro strumenti e la console centrale.
Il design sostenibile dell'auto si estende poi alle parti non visibili, dove sono stati incorporati alluminio e acciaio riciclato in tutto il veicolo, mentre più di 40 componenti polimerici contengono fino all'80% di materiali ecologici. In totale, i materiali riciclati e rinnovabili rappresentano oltre 500 kg del peso del veicolo.
Al di là dell'ingegneria pura, queste scelte di puro design riflettono un concetto più profondo di responsabilità progettuale. Il nuovo SUV Opel rappresenta così una mix ben riuscito di tradizione e progresso, in cui coesistono responsabilità ambientale e tecnologia all'avanguardia. L'Opel Grandland 2024 esiste contemporaneamente come opera di design industriale, piattaforma tecnologica e proposta filosofica sul futuro della mobilità, in cui si concentra un secolo di eredità automobilistica di Opel.
Come afferma Adams: "Bold and Pure, la nostra filosofia di design, si basa sul modo in cui le nuove tecnologie aggiornano e rinfrescano le cose, mantenendo intatto il DNA di base del marchio OPEL".
Nuovo Grandland rappresenta in ultima istanza un ponte tra la ricca tradizione ingegneristica tedesca del marchio con un paradigma emergente di mobilità elettrica e di design: è una testimonianza della ricerca di Opel nell’ambito dell’eccellenza del design e del progresso tecnologico.