“La scienza è sempre più consapevole del fatto che tutto è strettamente connesso a tutto il resto. Tutto ciò che esiste è un sistema aperto. Nulla è completamente chiuso o indipendente. Tutto è connesso in maniera molto sensibile,” afferma Ervin László, considerato il fondatore della teoria dei sistemi.

Con i suoi scritti, il filosofo e pianista ungherese ci invita a adottare un “pensiero complesso”, che affronti gli eventi critici del contemporaneo con una visione più ampia, e riconosca nella questione ambientale un’urgenza planetaria e insieme un invito alla pace e alla cooperazione. Questa sfida richiede creatività, capacità predittive e una grande flessibilità nel prefigurare scenari in maniera non lineare, valutare situazioni in tempo reale, avere il coraggio di correggere le proprie azioni e, soprattutto, una nuova etica della responsabilità condivisa.

Segue questa attitudine Seed. Design actions for the future, un festival che nasce con l’intento ambizioso di mettere in dialogo la cultura del progetto con quella umanistica e con altri campi del sapere, per indagare alcune grandi questioni del nostro tempo.

In occasione della terza edizione, dal 25 al 28 settembre 2024, Perugia accoglierà oltre 50 esperti tra architetti, designer, scienziati, filosofi, artisti, per stimolare la riflessione e generare nuove idee e proposte sul piano interpretativo, operativo e politico: semi di pensiero (seeds) da cui far germogliare una cultura della sostenibilità argomentata e consapevole. Un evento che mira non solo a ispirare, ma anche a tracciare nuove rotte per un futuro più giusto.

Il tema della prossima edizione, “Equilibri”, riflette sulla condizione di generale instabilità del XXI secolo, segnato dagli effetti devastanti dei cambiamenti climatici sui sistemi urbani, ambientali e sociali di tutto il mondo, dall’esplodere di conflitti internazionali e dall’acuirsi delle disuguaglianze. 

Organizzato e promosso da Fondazione Guglielmo Giordano E.T.S. in partnership con l’Istituto Nazionale di Architettura e numerosi altri soggetti di rilievo del mondo dell’architettura, del design dell’urbanistica, dell’Università e della ricerca, nel 2024 Seed incontra Domus e dà vita ad una partnership in cui convergono visioni, valori e pensieri sul ruolo della cultura nell’affrontare le sfide della contemporaneità.