Il significato di Internoitaliano può essere sintetizzato da un primo disegno, realizzato circa un anno fa, che nel tempo ha assunto le proporzioni di un manifesto programmatico di un lavoro progettuale iniziato allora, e che ancora riempie le nostre giornate in studio. A quell'epoca, disegnai una serie di mobili e complementi, tutti schierati su un'unica linea, come attori sulla ribalta al momento del commiato dal pubblico. Questo insieme di oggetti rappresentava la mia visione di un sistema d'arredo ispirato alla cultura italiana dell'abitare.
Con quell'esercizio ideale intendevo denunciare l'assenza, nella variegata proposta merceologica esistente sul mercato, di un progetto unitario dello scenario domestico italiano che non fosse, da una parte, appiattito su un generico stile internazionale; oppure, dall'altra, contaminato da certi ingombranti eccessi che rendono incomprensibile ai più il design contemporaneo. L'esercizio teorico praticato è stato, quindi, distillare un ipotetico "modo italiano" del progetto di interni. Ho così stabilito che gli oggetti di Internoitaliano avrebbero dovuto essere immediatamente intuibili nella funzione, afferenti all'archetipo, tendenti alla monomatericità e ispirare un concetto di diffusa semplicità. Un rimando al tema della classicità e una sottile vena d'ironia, che da sempre accompagnano il progetto d'arredo italiano, sarebbero stati altri elementi ispiratori del progetto. Infine, i materiali impiegati avrebbero dovuto essere coerenti e rispettosi della tradizione produttiva del nostro artigianato del mobile, scelti in base a una tipicità e a una disponibilità locali.
Per ribadire il ruolo primario dell’artigiano, lo abbiamo messo in evidenza come coautore dell’elemento da lui realizzato.